• Brevi
  • Lunedì 5 febbraio 2018

Nostalgia dei picnic

Negli anni sono cambiati cibi e persone ma è rimasta la voglia di mangiare seduti sull'erba al primo sole, come mostrano queste foto

Ragazze del Gaiety chorus fanno un picnic a Box Hill, nel Regno Unito, nel maggio del 1936
(Fox Photos/Getty Images)
Ragazze del Gaiety chorus fanno un picnic a Box Hill, nel Regno Unito, nel maggio del 1936 (Fox Photos/Getty Images)

Radunare famiglia o amici per mangiare insieme su un prato, in una giornata di sole, racconta bene l’allegria di una giornata di festa, da sempre. I picnic erano comuni già tra i nobili del Settecento e nell’Ottocento hanno affollato giardini, quadri e romanzi: il francese Édouard Manet dipinse il più famoso di tutti, Colazione sull’erba, nel 1863. Anche la parola picnic è francese e deriva da pique-nique, che unisce il verbo piquer, spiluccare, a niquer, che non si usa più ma sta per sciocchezzuole, qualcosa di scarsa importanza com’erano gli assaggini e i paninetti che usava preparare.

In ricordo di quei pomeriggi di primavera stravisti nei film e organizzati da grandi con una certa nostalgia, abbiamo raccolto alcune belle foto di tartine e gente sorridente attorno a un telo steso sul prato. Si va dai picnic di inizio Novecento, a quelli degli anni Settanta aspettando l’inizio dei concerti ai festival musicali; c’è chi mangia dopo una gita in montagna e chi nel parcheggio dell’ippodromo di Ascot; ci sono persone normali e facce note, come il senatore Ted Kennedy davanti al Campidoglio e Ingrid Bergman tra le riprese di Passeggiata sotto la pioggia di primavera.