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  • Sabato 27 gennaio 2018

I bob dell’Italia alle Olimpiadi Invernali sono Ferrari

Non è scritto da nessuna parte e il colore rosso non c'entra niente, ma è una collaborazione che va avanti da quasi 10 anni

La squadra italiana di bob alle Olimpiadi di Sochi del 2014 (Adam Pretty/Getty Images)
La squadra italiana di bob alle Olimpiadi di Sochi del 2014 (Adam Pretty/Getty Images)

Circa un anno fa gli organizzatori delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang collaudarono l’Alpensia Sliding Centre, la pista che il prossimo febbraio ospiterà le gare olimpiche di bob, slittino e skeleton. Per l’occasione furono chiamate a partecipare alcune squadre di bob straniere, fra cui quella italiana. L’equipaggio formato da Patrick Baumgartner, Marco Rosa, Rocco Caruso e Alessandro Fierro prese parte al collaudo con un bob realizzato dalla Ferrari nella sua sede di Maranello: una versione simile a quello con cui gareggeranno alle Olimpiadi di febbraio, le terze a cui la Nazionale italiana si presenterà con un bob progettato dalla casa automobilistica.

La collaborazione tra CONI, Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) e Ferrari cominciò nel 2010, anno in cui venne sviluppato per la prima volta il bob della Nazionale in occasione delle Olimpiadi Invernali di Vancouver. Per le Olimpiadi canadesi il team CONI-Ferrari sviluppò un bob a due, che venne poi usato anche nelle Olimpiadi giovanili di Innsbruck, dove la squadra italiana composta da Patrick Baumgartner e Alessandro Grande vinse la medaglia d’oro.

Alla luce dei buoni risultati, CONI e Ferrari decisero di continuare la collaborazione portando a livelli ancora più elevati lo studio e la realizzazione dei mezzi. Fra il 2012 e il 2013 ebbe inizio lo sviluppo dei progetti per le Olimpiadi Invernali di Sochi del 2014, con l’analisi critica del progetto di Vancouver, la definizione degli interventi evolutivi, la costruzione e il montaggio del nuovo mezzo, che iniziò ad essere usato nella stagione preolimpica. Alle Olimpiadi di Sochi, la nazionale italiana di bob a quattro arrivò 18esima mentre quella di bob a due terminò 14esima.

Simone Bertazzo, Simone Fontana, Samuele Romanini e Francesco Costa a Sochi 2014 con il secondo bob realizzato dalla Ferrari (Adam Pretty/Getty Images)

La collaborazione del CONI con Ferrari oggi riguarda anche materiali per sci alpino, snowboard, salto con gli sci, combinata nordica e short track. Lo sviluppo del bob per Pyeongchang è iniziato poco più di un anno fa e il nuovo mezzo è già stato utilizzato nei primi eventi della stagione 2017/2018. Oltre alla classica colorazione rossa – sempre uguale per i bob italiani – sul nuovo mezzo si sono visti diversi dettagli che richiamano quelli della Ferrari di Formula 1, che però alle Olimpiadi di Pyeongchang non potranno essere usati per i divieti sulle sponsorizzazioni. La squadra italiana non è comunque considerata tra le favorite per una medaglia.

La Nazionale italiana di bob non è la sola a servirsi di una casa automobilistica per la realizzazione dei mezzi di velocità. In passato BMW ha collaborato con la federazione statunitense, mentre McLaren ha fornito la sua tecnologia per la realizzazione di bob e slittini usati dalla Gran Bretagna alle Olimpiadi di Sochi del 2014. Come sostengono molti ingegneri impiegati in progetti simili, le elevate velocità raggiunte dai bob — l’attuale record di velocità è di 153 chilometri orari — sono ottime per condurre studi e provare tecnologie usate per lo sviluppo delle macchine da corsa, principalmente per quanto riguarda la ricerca di nuovi materiali e il miglioramento dell’aerodinamica.