La nuova risposta di Woody Allen alle accuse di abusi sessuali della figlia adottiva Dylan Farrow

Il regista Woody Allen ha diffuso una dichiarazione per rispondere nuovamente alla figlia adottiva Dylan Farrow, che lo ha accusato più volte di aver abusato sessualmente di lei nel 1992, quando aveva sette anni. Dylan Farrow, che era stata adottata da Allen e dall’attrice Mia Farrow, ha raccontato di nuovo la vicenda in un’intervista che andrà in onda negli Stati Uniti oggi, giovedì 18 gennaio, nel programma CBS This Morning. Nella sua risposta Allen dice che nelle accuse – che all’epoca delle prime denunce furono indagate dalla polizia senza arrivare a niente – non c’è nulla di vero, e che Dylan Farrow sarebbe stata condizionata dalla madre Mia:

Quando questa accusa venne fatta per la prima volta più di 25 anni fa, fu investigata a fondo sia dalla Clinica per gli abusi sessuali sui minori dell’Ospedale di Yale-New Have, che dall’Assistenza all’infanzia dello Stato di New York. Entrambi indagarono per mesi e conclusero in modo indipendente che non c’era stata nessuna forma di abuso. Invece ritennero plausibile che una bambina vulnerabile fosse stata istruita da sua madre, arrabbiata per una separazione difficile, perché raccontasse quella storia.

Il fratello maggiore di Dylan, Moses, ha detto che in quei mesi vide la loro madre fare esattamente quello: istruire Dylan accanitamente, cercando di inculcare in lei il pensiero che suo padre fosse un pericoloso predatore sessuale. Sembra che abbia funzionato e oggi, con tristezza, sono sicuro che Dylan creda davvero in ciò che dice.

Ma anche se la famiglia Farrow sta usando cinicamente l’opportunità offerta dal movimento Time’s Up per continuare con queste accuse denigratorie, questo non rende quelle accuse meno false che in passato. Io non ho mai molestato mia figlia, come tutte le indagini hanno concluso un quarto di secolo fa.

Woody Allen