È morta a 46 anni Dolores O’Riordan dei Cranberries

È successo a Londra, dove la cantante dei Cranberries si trovava per una sessione di registrazione: al momento non ci sono spiegazioni sulla sua morte

Un concerto dei Cranberries a Shanghai Cina, 26 luglio 2011 (AP Images)
Un concerto dei Cranberries a Shanghai Cina, 26 luglio 2011 (AP Images)

Lunedì a Londra è morta a 46 anni Dolores O’Riordan, nota soprattutto per essere stata la cantante dei Cranberries, gruppo rock irlandese che ha ottenuto un grande successo in tutto il mondo negli anni Novanta. La notizia è stata confermata dal suo agente, che ha parlato di morte improvvisa e ha detto che O’Riordan era a Londra per una «breve sessione di registrazione», mentre martedì la polizia ha detto che la sua morte non è trattata come «sospetta». Il corpo è stato trovato all’hotel Hilton di Park Lane.

I Cranberries diventarono molto famosi nel periodo in cui uscirono i loro primi due dischi. Suonavano un rock molto influenzato dalla musica tradizionale irlandese: tra gli elementi più apprezzati e riconoscibili c’era proprio la voce di O’Riordan, che era caratterizzata da un forte accento e fu determinante per il successo del gruppo. Nel maggio del 2017, dopo aver pubblicato una raccolta dei loro maggiori successi, i Cranberries avevano annullato il loro tour europeo dopo poche date a causa dei problemi di salute di O’Riordan, che sul sito della band erano stati descritti come problemi alla schiena. Poco prima di Natale  O’Riordan aveva scritto un post su Facebook in cui diceva di sentirsi meglio e di aver cantato alcune canzoni ad un evento privato. Lo scorso 4 gennaio aveva pubblicato una sua foto su Twitter dicendo «Andiamo in Irlanda».

O’Riordan era nata nel 1971 a Limerick, nel sud ovest dell’Irlanda, aveva sei fratelli e diventò la voce dei Cranberries nel 1990, dopo aver letto un annuncio su un giornale locale (la band Cranberry Saw Us cercava una cantante). Insieme ai Cranberries pubblicò sette dischi, l’ultimo dei quali uscito nel 2017. Il loro primo successo fu la canzone “Linger”, del 1993, che raggiunse la Top 10 delle classifiche americane e irlandesi.

No Need To Argue, uscito nel 1994, fu il disco di maggiore successo, con circa 17 milioni di copie vendute nel mondo. Conteneva “Zombie”, la canzone che diede ai Cranberries la fama internazionale e che diventò una delle più famose degli anni Novanta. Fu scritta dopo gli attacchi di Warrington, compiuti nel 1993 dall’Irish Republican Army (IRA), l’organizzazione militare indipendentista irlandese, in cui furono uccisi un bambino di tre anni e uno di dodici: il testo della canzone parlava delle violenze compiute nel Novecento nella lotta per l’indipendenza dell’Irlanda del Nord dal Regno Unito.

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Nel 2003 i Cranberries si sciolsero, perché i membri volevano dedicarsi alle rispettive carriere da solisti: O’Riordan pubblicò da solista  Are You Listening? nel 2007 e No Baggage nel 2009, prima di riunirsi con la band nel 2009. O’Riordan aveva tre figli, avuti con il marito Don Burton, ex tour manager dei Duran Duran, dal quale si era separata dopo vent’anni di matrimonio nel 2014. Quello stesso anno, O’Riordan era stata arrestata all’aeroporto di Shannon, in Irlanda, perché aveva aggredito una hostess su un volo di linea e un agente di polizia che nel frattempo era intervenuto: non subì però una condanna perché le fu diagnosticato un disturbo bipolare.

In un’intervista del 2013 citata da BBC O’Riordan raccontò di essere stata abusata quando era una bambina e che in seguito sviluppò un disturbo alimentare. In quell’occasione parlò della sua famiglia, e in particolare dei suoi figli, come della sua «salvezza».

Il Presidente della Repubblica d’Irlanda Michael Daniel Higgins ha commentato la morte di O’Riordan parlando di una «grande perdita» e la ministra della Cultura Josepha Madigan ha detto che O’Riordan è stata «un’ispirazione per molti in tutto il mondo». Il cantante irlandese Hozier l’ha ricordato O’Riordan su Twitter, scrivendo: «La prima volta che sentii la voce di Dolores O’Riordan fu indimenticabile. Mi fece riflettere su quello che una voce può essere nel contesto del rock. Non avevo mai sentito nessuno usare lo strumento in quel modo. Sono scioccato e rattristato alla notizia della sua morte, i miei pensieri sono per la sua famiglia».

E sono arrivati anche molti altri messaggi, tra cui quelli dei Duran Duran e dei Garbage: