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  • Mercoledì 10 gennaio 2018

Virgin Trains non venderà più il Daily Mail a bordo dei suoi treni

Perché il tabloid «non è compatibile» con i suoi valori, dice, ma forse c'entra anche un articolo critico per una storia di soldi dovuti al governo

(Jeff J Mitchell/Getty Images)
(Jeff J Mitchell/Getty Images)

La compagnia ferroviaria britannica Virgin Trains e il tabloid Daily Mail stanno litigando dopo che la prima ha annunciato che non venderà più copie del secondo sui suoi treni, perché «non è compatibile» con i suoi valori. In un documento interno, Virgin Trains ha spiegato ai suoi dipendenti che i problemi riguardano «la linea editoriale del Daily Mail su immigrazione, diritti LGBT e disoccupazione». Il tabloid ha commentato la decisione definendola «vergognosa».

Virgin Trains è di proprietà del Virgin Group di Richard Branson e di Stagecoach, multinazionale del settore dei trasporti. I suoi treni viaggiano tra Londra, Manchester, Liverpool, Birmingham, Glasgow ed Edimburgo, servendo la parte ovest della Regno Unito. La parte orientale, invece, è servita dalla Virgin Trains East Coast, una compagnia separata ma con la stessa proprietà che recentemente è stata coinvolta in un caso finito sui giornali e che è probabilmente l’origine dello scontro con il Daily Mail.

Stagecoach e Virgin hanno infatti deciso di concludere il servizio di Virgin Trains East Coast nel 2020, con tre anni di anticipo rispetto agli accordi presi con il governo britannico. La decisione secondo il Guardian farà risparmiare a Virgin fino a due miliardi di sterline che sarebbero dovuti andare allo stato: Branson ha giustificato la rescissione del contratto spiegando che Virgin ha già perso 100 milioni di sterline su quella linea ferroviaria, e che gli ammodernamenti promessi dal governo sono molto in ritardo.

Il Daily Mail aveva molto criticato la decisione di Virgin: il 3 gennaio ha pubblicato un editoriale intitolato “L’insulto finale dopo l’aumento dei biglietti del treno? Ora vi toccherà il conto per salvare Branson”. Dopo l’annuncio che Virgin Trains smetterà di vendere il Daily Mail, il tabloid ha diffuso un comunicato in cui dice che «è vergognoso che in un periodo di grande insoddisfazione dei clienti per l’aumento dei prezzi dei biglietti del treno, e dopo che i contribuenti sono stati costretti a salvare Virgin East Coast – una decisione molto criticata dal Mail – Virgin Trains debba annunciare che per ragioni politiche censurerà la scelta di giornali offerti ai passeggeri».

Spiegando la decisione, Virgin Trains ha detto che «punti di vista diversi sono spesso utili, ed è certamente vero che scegliamo le nostre notizie da fonti diverse a seconda della nostra visione del mondo. Migliaia di persone scelgono di leggere il Daily Mail ogni giorno. Ma non lo leggeranno più grazie a Virgin Trains».

Il comunicato del Daily Mail dice che sui treni Virgin Trains ne venivano vendute soltanto una settantina di copie al giorno, e che la compagnia aveva già comunicato a novembre al giornale che avrebbe continuato a vendere per motivi di spazio soltanto il Times, il Financial Times e il Daily Mirror. «Forse non è casuale che tutte queste testate, come il proprietario di Virgin Richard Branson, siano pro remain», cioè a favore della permanenza del Regno Unito dentro l’Unione Europea, dice il comunicato del Daily Mail, che invece si era schierato contro.