Il Somaliland ha adottato per la prima volta una legge contro lo stupro

Una donna sventola una bandiera del Somaliland ad Hargeisa, il 18 maggio 2016, giorno in cui si è celebrata la separazione del Somaliland dalla Somalia (MOHAMED ABDIWAHAB/AFP/Getty Images)
Una donna sventola una bandiera del Somaliland ad Hargeisa, il 18 maggio 2016, giorno in cui si è celebrata la separazione del Somaliland dalla Somalia (MOHAMED ABDIWAHAB/AFP/Getty Images)

Il Somaliland, un paese dell’Africa orientale non riconosciuto dalla comunità internazionale, ha adottato per la prima volta una legge contro lo stupro: finora non era considerato un reato e le donne che subivano una violenza sessuale potevano essere costrette dalle famiglie a sposare i propri stupratori. La legge prevede fino a 30 anni di carcere per stupro. È stata introdotta perché i casi di stupro, e in particolare di stupro di gruppo, sono aumentati, secondo il parlamento. Da anni organizzazioni non governative che lavorano in Somaliland e si occupano della protezione di donne e bambini chiedevano una legge di questo tipo. La giornalista di BBC Anne Soy ha spiegato che l’introduzione della legge è probabilmente influenzata dal fatto che il Somaliland spera di essere riconosciuto a livello internazionale come una democrazia funzionante.

Il Somaliland confina con il Gibuti, con l’Etiopia e con la Somalia, da cui si è separato nel 1991 con l’inizio della guerra civile, ancora in corso nel paese. In Somalia non c’è una legge contro lo stupro.