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  • Domenica 7 gennaio 2018

L’Atalanta non si ferma

Dopo gli ottimi risultati nelle coppe ieri la squadra di Gasperini ha battuto la Roma, e forse è ora di abituarsi

Andreas Cornelius festeggiato dai compagni dopo il gol segnato alla Roma (Paolo Bruno/Getty Images)
Andreas Cornelius festeggiato dai compagni dopo il gol segnato alla Roma (Paolo Bruno/Getty Images)

A due settimane dalla vittoria a San Siro contro il Milan e quattro giorni dopo aver battuto il Napoli al San Paolo, eliminandolo dalla Coppa Italia, domenica sera l’Atalanta di Gian Piero Gasperini ha vinto contro un’altra “grande” del campionato italiano: la Roma, fino a ieri quarta in classifica. L’ha battuta in trasferta, all’Olimpico, dopo essersi trovata in vantaggio di due gol dopo appena venti minuti e nonostante un tempo  giocato con un uomo in meno. La Roma ha reagito solamente a mezz’ora dalla fine, dimezzando lo svantaggio con un gol di Edin Dzeko, ma l’Atalanta — ancora una volta — ha giocato come una grande squadra in uno dei campi più difficili del campionato, soffrendo solo negli ultimi minuti.

Dopo l’impressionante esordio in Europa League, dove ha concluso la fase a gironi al primo posto battendo squadre più esperte come Everton e Lione, e dopo aver ottenuto la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia eliminando la prima squadra del campionato, grazie agli ultimi risultati l’Atalanta si è riportata nuovamente nella zona che garantisce l’accesso alle coppe europee. Stando a quanto si è visto fin qui, dovrebbe avere le forze per restarci fino al termine della stagione, che è anche l’obiettivo fissato dalla società a inizio campionato.

Alla luce dei grandi risultati che ottiene da un anno e mezzo sotto la guida di Gasperini, l’Atalanta si sta confermando quindi come una delle storie più belle del calcio italiano, in un momento in cui l’intero movimento ha un grande bisogno di realtà simili: nel caso dell’Atalanta si parla infatti di una società solida e ambiziosa, con uno dei settori giovanili migliori d’Europa a cui negli ultimi due anni si è abbinata una prima squadra che vince grazie al proprio gioco — è una delle squadre più belle della Serie A, probabilmente inferiore solo al Napoli, da questo punto di vista — e che soprattutto lavora continuamente per migliorarsi.

La vittoria a Roma, per esempio, è arrivata grazie ai gol di due nuove acquisti: l’attaccante danese Andreas Cornelius e il centrocampista olandese Marten de Roon, tornato a Bergamo dopo un anno al Middlesbrough. Fra la decina di acquisti completati la scorsa estate per rinforzare la rosa, dopo aver ceduto alcuni dei suoi migliori giovani e per attrezzare la rosa in vista delle coppe, nessuno fin qui ha deluso, pur essendo quasi tutti dei calciatori sconosciuti ai più: i cognomi Gosens, Palomino e Castagne vi dicono qualcosa?

È il risultato di un ottimo lavoro di scouting, con gli osservatori e la dirigenza che sono riusciti a individuare giocatori adatti in squadre secondarie, pagandoli peraltro molto poco. A loro si aggiungono poi i giocatori che da due stagioni stanno facendo le fortune della squadra, dall’argentino Alejandro Gomez, che per capirsi si sta giocando un posto nell’attacco della Nazionale argentina, quello con Messi, Aguero, Higuain, Icardi e Di Maria, e dagli italiani Petagna, Caldara, Spinazzola e Cristante. Tutti insieme formano una squadra fra le più organizzate d’Italia, in grado di sostenere ritmi di gioco elevatissimi per novanta minuti.

Nei prossimi mesi della stagione in corso la società ha la possibilità di prendersi ancora molte soddisfazioni. A febbraio giocherà i sedicesimi di Europa League contro il Borussia Dortmund — contro cui disputerà una delle partite più prestigiose della sua storia — poi avrà la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus. In estate, inoltre, inizieranno i lavori di rifacimento dello Stadio Atleti Azzurri d’Italia.