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  • Lunedì 1 gennaio 2018

Quando iniziano i saldi invernali 2018, regione per regione

Lo stesso giorno in tutte le regioni, tranne tre

(ANSA / CARLO FERRARO)
(ANSA / CARLO FERRARO)

I saldi invernali 2018 inizieranno ufficialmente dalla Basilicata, dove cominceranno già martedì 2 gennaio; subito dopo seguirà la Valle d’Aosta, dove l’inizio è fissato per mercoledì 3 gennaio. In tutte le altre regioni la prima giornata di sconti sarà venerdì 5 gennaio. L’unica regione a organizzarsi diversamente è la Sicilia, dove si dovrà aspettare sabato 6 gennaio. Le date della fine dei saldi, invece, sono molto diverse da regione a regione: in Trentino-Alto Adige finiranno il 16 febbraio, mentre in Campania il 2 aprile, per esempio. La maggior parte di voi potrà comunque fare acquisti a prezzi scontati fino alla fine di febbraio o l’inizio di marzo. Di saldi ce ne sono anche su molti negozi online: Amazon per esempio fa sconti sull’abbigliamento fino al 50 per cento fino al 28 febbraio.

Quando iniziano e quando finiscono i saldi invernali, regione per regione

Abruzzo: 5 gennaio – 5 marzo
Basilicata: 2 gennaio – 1 marzo
Calabria: 5 gennaio – 28 febbraio
Campania: 5 gennaio – 2 aprile
Emilia-Romagna: 5 gennaio – 5 marzo
Friuli Venezia Giulia: 5 gennaio – 31 marzo
Lazio: 5 gennaio – 28 febbraio
Liguria: 5 gennaio – 18 febbraio
Lombardia: 5 gennaio – 5 marzo
Marche: 5 gennaio – 1 marzo
Molise: 5 gennaio – 5 marzo
Piemonte: 5 gennaio – 28 febbraio
Puglia: 5 gennaio – 28 febbraio
Sardegna: 5 gennaio – 5 marzo
Sicilia: 6 gennaio – 15 marzo
Toscana: 5 gennaio – 5 marzo
Umbria: 5 gennaio – 5 marzo
Valle d’Aosta: 3 gennaio – 31 marzo
Veneto: 5 gennaio – 31 marzo
Trentino-Alto Adige: 5 gennaio – 16 febbraio

Storia dei saldi, e perché si chiamano così
Partiamo dalla parola: “saldo” viene dal lessico commerciale.
La differenza tra le entrate e le uscite è un “saldo”, positivo o negativo, e i “saldi” sono quindi quello che non è stato venduto in un negozio alla fine della stagione e la vendita stessa di quei capi invenduti.
La nascita dei saldi in Italia è una storia interessante: le prime leggi sulle vendite straordinarie risalgono al periodo fascista, quando furono introdotte le due categorie delle “vendite straordinarie” e delle “vendite di liquidazione”. I commercianti potevano scegliere liberamente il periodo dell’anno in cui fare le vendite straordinarie.

Una legge del 1980 stabilì che le Camere di commercio avrebbero deciso i periodi dell’anno, al massimo due, in cui si potevano tenere i saldi, e che i saldi non sarebbero potuti durare più di quattro settimane. La pubblicità non poteva essere “ingannevole” e il venditore aveva l’obbligo di dimostrare, in caso di controlli, che aveva effettivamente fatto gli sconti promessi rispetto ai prezzi precedenti.

Nel 1998 si intervenne ancora sulle date, stabilendo che fossero le singole regioni a decidere quando poter iniziare i saldi. I saldi non esistono solo in Italia: molti paesi europei stabiliscono legislazioni particolari per le vendite promozionali.

Consigli per affrontare i saldi ed evitare le fregature
Per poter fare i saldi, i negozi devono rispettare alcune regole.
Il prezzo originale di ogni prodotto in saldo, per esempio, deve essere sempre indicato in modo chiaro e inequivocabile, vicino alla percentuale di sconto e al prezzo scontato (quindi occhio alle nuove etichette che coprono il prezzo originale).
Inoltre le merci in saldo devono essere tenute in zone separate rispetto a quelle non in saldo, in modo da non essere confuse. Qui ci sono i consigli della Guardia di Finanza per evitare truffe nel periodo dei saldi.

La legge prevede che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e quelli suscettibili di notevole deprezzamento se venduti durante una certa stagione o entro un breve periodo di tempo, in quanto fortemente legati alla moda.