Il compratore all’asta del “Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci è un semisconosciuto principe saudita

"Salvator Mundi" in mostra a Londra (AP Photo/Kirsty Wigglesworth)
"Salvator Mundi" in mostra a Londra (AP Photo/Kirsty Wigglesworth)

La persona che il mese scorso ha comprato il quadro Salvator Mundi per circa 450 milioni di dollari, cifra che ne ha fatto l’opera d’arte più costosa al mondo, è un semisconosciuto principe saudita che non ha precedenti come collezionista d’arte, non ha fonti note di reddito ma risulta essere amico e socio del principe erede, Mohammed bin Salman. Si chiama Bader bin Abdullah bin Mohammed bin Farhan al-Saud, ha scritto il New York Times. L’acquisto è arrivato proprio nei giorni delle operazioni di indagine e arresto di moltissimi membri della classe dirigente saudita, descritte da bin Salman come un’operazione contro la corruzione e le grandi ricchezze. Il New York Times ha visto dei documenti relativi all’acquisto ma la casa d’aste Christie’s non ha confermato né smentito l’identificazione del compratore.

Salvator Mundi ha una storia complicata. Dopo essere stato creduto perso per moltissimo tempo, è stato ritrovato nei primi anni Duemila e venduto una prima volta per meno di 10.000 dollari nel 2005. Da lì in poi – una volta restaurato e autenticato – è stato comprato e venduto più volte da collezionisti e commercianti d’arte, per prezzi sempre più alti. A Christie’s è stato dato dal 50enne ricco imprenditore e collezionista russo Dmitry Rybolovlev, che a sua volta lo aveva comprato nel 2014 dal commerciante d’arte francese Yves Bouvier in un affare da 1 miliardo di dollari per 38 opere d’arte. Il prezzo stimato all’epoca era stato di 127 milioni di dollari, mentre Bouvier lo aveva pagato circa 50 milioni di dollari in meno nel 2013.