• Mondo
  • Martedì 5 dicembre 2017

È morta Christine Keeler, dello “scandalo Profumo”

Negli anni Sessanta, quando era una modella 19enne, ebbe contemporaneamente una relazione con un diplomatico russo e con un ministro inglese, che poi si dovette dimettere

Christine Keeler nel 1963. (Central Press/Getty Images)
Christine Keeler nel 1963. (Central Press/Getty Images)

È morta a 75 anni Christine Keeler, ex modella inglese al centro del cosiddetto “scandalo Profumo”, uno dei più famosi della storia della politica britannica. All’inizio degli anni Sessanta Keeler, allora meno che ventenne, ebbe una relazione con il ministro della Guerra conservatore John Profumo, e contemporaneamente con un diplomatico russo, nel pieno della Guerra fredda, in cui Regno Unito e Unione Sovietica erano nemici. Profumo mentì al Parlamento riguardo alla sua relazione con Keeler, e dovette poi dimettersi.

Christine Keeler nel 1968. (Reg Burkett/Daily Express/Hulton Archive/Getty Images)

Keeler è morta lunedì sera all’ospedale universitario Princess Royal di Farnborough, dopo una lunga malattia polmonare. Era nata nel 1942, e dopo la notorietà avuta negli anni Sessanta visse a lungo sotto falso nome. Si sposò due volte ed ebbe due figli. Il prossimo anno dovrebbe cominciare la produzione di una serie di BBC sulla sua storia.

Nel 1961 Keeler aveva diciannove anni, ed era già una modella e una showgirl molto conosciuta a Londra, soprattutto nei circoli politici a cui era stata introdotta dall’osteopata Stephen Ward. Quando Profumo, 46 anni e sposato, iniziò a frequentarla non sapeva che tra i suoi amanti ci fosse anche l’ufficiale Yevgeni Ivanov, sospettato di essere una spia sovietica. Avvertito dagli agenti del MI5 (i servizi segreti inglesi), il ministro troncò subito la relazione con una lettera: la loro storia era durata solo un mese e un giorno. Poco più di un anno dopo, però, i giornali scoprirono e raccontarono che il ministro aveva condiviso un’amante con una spia russa, e cominciò uno scandalo che coinvolse l’intero governo.

Nel marzo del 1963 Profumo negò alla Camera dei Comuni che ci fosse qualcosa di “improprio” nei suoi rapporti con la ragazza e che avrebbe denunciato chi avesse ripetuto le accuse. A giugno però confessò di aver mentito, e rassegnò le dimissioni dal governo e dal parlamento. Non c’era alcuna prova che accusasse direttamente la Keeler e Ivanov di spionaggio, ma data la posizione di Profumo all’interno del governo e con la paranoia da guerra fredda, le potenziali conseguenze in termini di sicurezza nazionale furono comunque considerate molto gravi.

Alle dimissioni di Profumo seguirono quelle del primo ministro Macmillan, che fu poi sconfitto dal Partito Laburista alle elezioni del 1964. Keeler fu condannata a nove mesi di prigione per falsa testimonianza per essersi inventata un’aggressione, mentre Ivanov fu richiamato a Mosca, dove fu abbandonato dalla moglie e si diede all’alcool. Ward fu processato per sfruttamento della prostituzione e si suicidò con una dose di barbiturici, e Profumo invece si dedicò ad attività di beneficenza nell’East London fino alla sua morte, nel 2006.