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  • Sabato 25 novembre 2017

In Germania si parla seriamente di una nuova grande coalizione

L'SPD ha cambiato idea e inizierà delle trattative con Merkel per risolvere la crisi politica, ma vuole che siano i suoi iscritti ad avere l'ultima parola

(Sean Gallup/Getty Images)
(Sean Gallup/Getty Images)

Nelle ultime ore il Partito Socialdemocratico tedesco (SPD) sta valutando se allearsi nuovamente con l’Unione Cristiano Democratica (CDU), il partito di centro/centrodestra della cancelliera Angela Merkel, hanno detto fonti interne al partito a diversi giornali. Un’eventuale alleanza, che l’SPD aveva detto fin da subito di non volere fare, risolverebbe la crisi politica che va avanti in Germania da due mesi esatti, quando si sono tenute le elezioni politiche che non hanno prodotto un chiaro vincitore, impedendo la formazione di un governo.

Venerdì il leader dell’SPD Martin Shultz ha accettato di iniziare delle trattative con la CDU, ma ha detto che vuole che siano gli iscritti al partito a decidere se allearsi di nuovo al governo con Merkel, come è successo negli ultimi anni. Soltanto lunedì scorso, tuttavia, aveva smentito questa ipotesi, attirando molte critiche nel proprio partito. Il governo con la CDU è considerato il principale motivo della perdita di consensi dell’SPD, che alle ultime elezioni ha ottenuto soltanto il 20 per cento, il suo peggior risultato in 70 anni. Un dirigente del partito ha detto oggi a Reuters che l’SPD accetterà probabilmente l’alleanza se dalla CDU arriverà una «proposta convincente». Niels Annen, deputato dell’SPD, ha detto in un’intervista al Passauer Neue Presse che la Germania deve avere presto un governo per via delle crisi internazionali in corso, e ha detto che la “Grosse Koalition”, cioè l’alleanza tra SPD e CDU, non è da escludere.

L’altra ipotesi di cui si sta parlando con qualche concretezza è un governo di minoranza guidato da Merkel, che la costringerebbe a trattare con le opposizioni e a trovare una maggioranza variabile su ogni singolo provvedimento proposto. I governi di minoranza in Germania sono però un’eccezione e finora non sono durati più di qualche settimana: la stessa Merkel ha detto di essere contraria, sostenendo che il paese abbia bisogno di stabilità. Il vice ministro delle Finanze Jens Spahn, della CDU, ha però detto giovedì di sostenere quest’ipotesi se le trattative con l’SPD dovessero fallire. Un dirigente dell’SPD rimasto anonimo l’ha definito nei giorni scorsi «il male minore».

Alle elezioni di settembre, la CDU aveva vinto ma con un risultato al di sotto delle aspettative. Visto che l’SPD aveva detto di non voler entrare nella maggioranza, le trattative per formare un governo si erano concentrate sulla possibile alleanza tra CDU, i liberali dell’FDP e i Verdi. La possibile alleanza era stata soprannominata “Giamaica” perché i colori di quegli stessi partiti ricordavano la bandiera della Giamaica, appunto. Le trattative erano fallite quando l’FDP si era ritirato: era comunque un’ipotesi fragile, visto che i tre partiti sono in disaccordo soprattutto su energia, politiche fiscali e immigrazione. Si è parlato di elezioni anticipate, ma è un processo piuttosto complicato e soprattutto non desiderato dai principali partiti, che temono un risultato identico o un aumento dei consensi dell’AfD, il partito anti-sistema di estrema destra.