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  • Mercoledì 22 novembre 2017

Le foto dei festeggiamenti per le dimissioni di Mugabe

In parlamento e per le strade, dopo 37 anni di dittatura, finita in meno di due settimane

(AP Photo/Themba Hadebe)
(AP Photo/Themba Hadebe)

Martedì 21 novembre Robert Mugabe, presidente dello Zimbabwe al potere da 37 anni, si è dimesso con una lettera al parlamento, che qualche ora dopo avrebbe comunque votato e approvato il suo impeachment. Dopo l’annuncio i deputati hanno cominciato ad applaudire, a festeggiare e qualcuno si è alzato in piedi sui banchi dell’aula. Poi le persone hanno cominciato a scendere per le strade suonando i clacson, ballando e gridando slogan contro Mugabe.

Mugabe ha 93 anni ed è un personaggio molto controverso: negli anni Ottanta è stato primo ministro dello Zimbabwe, poi dal 1987 ne è diventato presidente instaurando un duro regime dittatoriale. La fine del suo regime è arrivata piuttosto improvvisamente. Due settimane fa, quando Mugabe aveva destituito Emmerson Mnangagwa, l’ex vicepresidente ed ex capo dei servizi di sicurezza soprannominato “coccodrillo”. Mnangagwa aveva lasciato immediatamente il paese per paura di essere arrestato, ma il gesto di Mugabe non era stato apprezzato da diversi generali, che lo avevano interpretato come un modo per aprire la strada della successione alla presidenza a Grace, moglie del presidente. Pochi giorni dopo la destituzione di Mnangagwa, i militari erano intervenuti, occupando la sede della televisione nazionale e mettendo agli arresti domiciliari Mugabe. Il partito stesso di Mugabe, Zanu-PF, domenica scorsa aveva tolto a Mugabe la presidenza del partito e annunciato che se non si fosse dimesso da presidente ne avrebbe chiesto l’impeachment. Zanu-PF ha annunciato ieri che il prossimo presidente dello Zimbabwe sarà proprio Mnangagwa, che assumerà l’incarico nel giro di 48 ore.