Il governo del Regno Unito ha rivisto al ribasso la stima sulla crescita per il 2017 ed è stato l’unico paese a farlo in tutta Europa

Il ministro dell’Economia britannico Philip Hammond ha annunciato oggi di aver abbassato le stime della crescita economica del paese per il 2017: dal 2 per cento all’1,5 per cento. Secondo le stime, la crescita continuerà a diminuire anche negli anni successivi: nel 2018 sarà del 1,4 per cento, poi dell’1,3 per cento, e tornerà a salire all’1,6 per cento soltanto tra 2020 e 2021. Il Regno Unito è l’unico paese europeo ad aver rivisto al ribasso le sue prospettive di crescita. Il resto del continente le ha invece migliorate, raggiungendo i livelli più alti degli ultimi dieci anni.

Sulle prospettive di crescita del paese pesano in particolare le incertezze dovute a Brexit. Non è ancora chiaro, ad esempio, quanto il governo britannico dovrà versare all’Unione Europea in base agli impegni assunti in precedenza (si parla in ogni caso di decine di miliardi di euro). I negoziati, inoltre, procedono ancora lentamente e, anche se ci sono stati progressi, la fase più difficile, quella in cui bisognerà ridiscutere i trattati commerciali tra Regno Unito e Unione Europea, è appena iniziata.