Ad Ankara, in Turchia, sono stati vietati film o eventi pubblici legati alla cultura LGBT

(OZAN KOSE/AFP/Getty Images)
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Dal 18 novembre ad Ankara, la capitale della Turchia, è vietato mostrare film o organizzare esibizioni e eventi  di altro tipo che parlino di gay, lesbiche, bisessuali o transgender (le persone che si riconoscono cioè nella sigla LGBT). Le autorità hanno spiegato di averlo fatto per garantire «pace e sicurezza» e dicendo che esibizioni riconducibili alla cultura LGBT potrebbero dare inizio a odio e inimicizia. Il divieto resterà in vigore per un periodo di tempo indefinito.

In Turchia l’omosessualità non è reato, ma negli ultimi anni il governo islamista guidato da Recep Tayyip Erdoğan e le autorità locali stanno diventando sempre più ostili sul tema: da circa due anni, per esempio, le parate del gay pride sono state vietate a Istanbul.