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  • Mercoledì 8 novembre 2017

Il video sulle elezioni siciliane e gli anziani che circola molto online

Un uomo ha scoperto che la madre, 88 anni e non autosufficiente, ha votato senza che nessuno avesse chiesto il permesso alla famiglia

Da ieri in Sicilia si parla molto di un possibile caso di circonvenzione di incapace che sarebbe avvenuto domenica scorsa durante il voto per le elezioni regionali. Un uomo residente nella provincia di Catania ha scoperto che sua madre, 88 anni, ricoverata in una casa di cura e non autosufficiente, sarebbe stata spinta a votare per un candidato locale. Il caso è cominciato dopo che l’uomo ha ripreso il suo incontro con un’impiegata comunale a cui chiedeva se la madre avesse votato. L’impiegata ha spiegato che la signora aveva fatto richiesta di poter votare dalla casa di cura. Il figlio spiega che la richiesta non avrebbe dovuto essere accolta perché la donna è interdetta e quindi soltanto la famiglia avrebbe potuto autorizzarla a votare. Nel video l’uomo dice che in ogni caso è impossibile che quella sulla richiesta di voto sia la firma della madre. La donna, spiega, avrebbe entrambe le mani paralizzate.

L’uomo dice anche di sapere per chi avrebbe votato la donna: Luca Sammartino, candidato del PD e primo degli eletti all’Assemblea regionale siciliana con quasi 33 mila preferenze. Secondo l’uomo un gruppo di persone vicine a Sammartino avrebbe vistato tutte le case di cura della zona per raccogliere voti tra gli anziani. Quelli che non potevano muoversi hanno avuto l’opportunità di votare nei seggi speciali organizzati nelle strutture di ricovero. Sammartino ha respinto le accuse e ha detto che denuncerà l’autore del video, il cui nome non è stato rivelato dai giornali che si sono occupati del caso.

Il titolare della casa di cura, Angelo Borzì, ha detto in un’intervista a Repubblica che la donna non è interdetta (quindi poteva fare richiesta di voto in maniera autonoma) e che «il suo problema è alla mano destra, non alla mano sinistra con la quale può firmare. La sua richiesta al comune è regolare». Borzì ha ammesso che Sammartino ha visitato la casa di cura durante la campagna elettorale: «Sammartino è mio amico personale da moltissimi anni e poi non si prendono 32 mila voti se non si è stimati e apprezzati. L’ho invitato nella nostra struttura e l’ho presentato ai nostri dipendenti e agli ospiti, con i quali si è intrattenuto a parlare. Tutti hanno potuto rendersi conto del suo valore e per questo lo hanno votato. Anche se non so quante preferenze abbia avuto nel nostro seggio».