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  • Domenica 5 novembre 2017

Carles Puigdemont si è consegnato alla polizia belga

Insieme agli altri quattro ex ministri catalani che ancora erano a Bruxelles per via dei mandati d'arresto emessi dalle autorità spagnole

L'ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont, al centro, insieme ad altri ex membri del governo catalano, il 31 ottobre 2017, a Bruxelles (AURORE BELOT/AFP/Getty Images)
L'ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont, al centro, insieme ad altri ex membri del governo catalano, il 31 ottobre 2017, a Bruxelles (AURORE BELOT/AFP/Getty Images)

Domenica mattina l’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont e gli altri quattro ex ministri catalani che erano a Bruxelles, in Belgio, si sono consegnati alla polizia in seguito al mandato d’arresto internazionale emesso venerdì dalla Audiencia Nacional, un’alta corte spagnola. I ministri sono Antoni Comín (Sanità), Clara Ponsatí (Istruzione), Meritxell Serret (Agricoltura) e Lluís Puig (Cultura). L’arresto di Puigdemont e degli ex ministri, considerati responsabili della dichiarazione d’indipendenza catalana, giudicata illegale dalla Spagna, era stato chiesto domenica mattina dalla procura nazionale belga, che fin dall’inizio aveva detto che avrebbe collaborato con le autorità spagnole.

Secondo quanto ha spiegato Gilles Dejemepp, portavoce della procura nazionale belga, ora un giudice deciderà se accogliere la richiesta d’arresto della procura o se rilasciare Puigdemont e i quattro ex ministri. Puigdemont testimonierà domenica pomeriggio davanti al giudice, che avrà 24 ore per esprimersi. I cinque accusati sono detenuti dalla polizia belga da questa mattina alle 9.17 nel commissariato di Rue Royal, ha detto Dejemepp: il termine per la decisione del giudice perciò scadrà alla stessa ora di lunedì mattina. La decisione degli ex leader catalani nasce da un accordo tra i loro avvocati e la procura belga.

I membri dell’ex governo catalano erano stati denunciati dalla procura nazionale alla Audiencia Nacional, con le accuse di ribellione, sedizione e uso improprio di fondi pubblici, per aver contribuito alla dichiarazione di indipendenza della Catalogna, seguita al referendum dello scorso primo ottobre. Secondo la giudice Carmen Lamela, Puigdemont è colpevole tra le altre cose di aver «promosso e usato la forza, spingendo per l’insurrezione e sfidando l’ordine costituzionale».

Secondo El Pais, Puigdemont e gli ex ministri si sono consegnati alla polizia per evitare di essere ripresi e fotografati durante l’arresto. Altri otto membri dell’ex governo catalano sono già in carcere, compreso l’ex vice presidente Oriol Junqueras, dopo le denunce della procura nazionale spagnola alla Audiencia Nacional. Puigdemont e gli altri ex ministri erano andati in Belgio proprio per evitare l’arresto: avevano detto che non sarebbero tornati finché non avessero ricevuto garanzie sul proprio processo, e che avrebbero provato ad opporsi all’estradizione, che ora però sembra certa.