Hamas sta trasferendo il controllo delle frontiere della Striscia di Gaza al governo palestinese, come parte dell’accordo di riconciliazione

(MAHMUD HAMS/AFP/Getty Images)
(MAHMUD HAMS/AFP/Getty Images)

Stamattina Hamas, il movimento politico-terrorista che governa la Striscia di Gaza, sta trasferendo il controllo delle frontiere della Striscia al governo palestinese nell’ambito dell’accordo di riconciliazione trovato a metà ottobre col partito moderato di Fatah. Alcuni testimoni contattati da Reuters hanno visto un gruppo di impiegati del governo palestinese entrare negli uffici delle due frontiere con Israele e in quella di Rafah, che confina con l’Egitto, dopo che gli impiegati di Hamas se n’erano andati a bordo di alcuni furgoni. Anche Robert Piper, funzionario dell’ONU che si occupa dello sviluppo economico della Palestina, stamattina ha confermato su Twitter che era in corso lo smantellamento degli uffici di Hamas.

L’accordo raggiungo il 12 ottobre prevede che il controllo della Striscia passi gradualmente al governo palestinese, che l’aveva perso dieci anni fa dopo una guerra civile proprio contro Hamas. L’accordo è considerato un viatico per la formazione di un governo di unità nazionale fra Hamas e Fatah (il partito moderato che esprime il governo palestinese) e nuove elezioni presidenziali e politiche. Diversi punti dell’accordo restano ancora poco chiari: ad esempio non sappiamo cosa ne sarà del braccio armato di Hamas, che secondo alcune stime comprende più di 25mila membri.

 

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