Le prime incriminazioni nel caso Trump-Russia

Secondo diversi giornali americani sono state formalizzate ieri, e lunedì potrebbe esserci il primo arresto

(Alex Wong/Getty Images)
(Alex Wong/Getty Images)

Secondo diversi giornali americani il procuratore speciale Robert Mueller, che gestisce l’indagine sulle interferenze russe nelle ultime elezioni presidenziali, ha depositato le prime incriminazioni dell’indagine. La notizia non è ancora stata confermata perché le accuse sono tuttora coperte da segreto, dice CNN. Il Wall Street Journal ha scritto che almeno una persona è stata incriminata, e che la stessa persona potrebbe essere arrestata lunedì. Non sappiamo ancora chi sia la persona in questione, e per il momento i giornali americani non hanno fatto alcuna ipotesi.

Una fonte di Reuters ha spiegato che le indagini di Mueller si sono concentrate sui legami fra i collaboratori di Trump e i governi stranieri – come quello russo – e su altri presunti crimini come il riciclaggio e l’evasione fiscale. Da qualche settimana sappiamo inoltre che Mueller e i suoi collaboratori stanno analizzando il periodo appena successivo all’elezione di Trump.

In particolare, ha scritto il New York Times, l’ufficio di Mueller ha chiesto alla Casa Bianca la documentazione relativa a 13 diverse aree su cui si stanno concentrando le indagini. Una delle richieste ha riguardato per esempio l’incontro che Trump ebbe alla Casa Bianca a maggio con alcuni funzionari russi, il giorno dopo il licenziamento di Comey: quel giorno Trump incontrò il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e l’ambasciatore russo a Washington, Sergey Kislyak.

Trump ha sempre negato ogni legame illecito col governo russo, e ha più volte definito l’indagine di Mueller una “caccia alle streghe”.