La nuova funzione Esplora di Facebook preoccupa gli editori

In alcuni paesi, il social network sta spostando i post delle Pagine nella sua nuova sezione eliminandoli dal News Feed, con evidenti cali di traffico e coinvolgimento dei lettori

(Facebook)
(Facebook)

Facebook sta sperimentando una nuova funzione che si chiama Esplora e che vuole affiancare alla sua classica sezione Notizie (News Feed), quella che viene visualizzata appena si accede al social network con l’elenco di post di amici e delle Pagine organizzato secondo un algoritmo. Come avviene spesso con i test su larga scala svolti dal social network, la nuova funzione non è uguale per tutti. Nella maggior parte dei paesi Esplora serve per scoprire post da fonti che non si seguono o sulle quali non si è messo “Mi piace” per avere una visione più completa del mondo (almeno secondo Facebook), mentre in un numero ristretto di paesi la nuova funzione serve per vedere i post pubblicati dalle Pagine cui si è iscritti, che restano quindi separati e invisibili nel classico News Feed. Questa seconda sperimentazione  sta portando a un crollo delle visualizzazioni dei post dei siti – soprattutto di notizie – e sta mettendo in allarme molti editori che temono di perdere lettori e un serio impatto sui loro modelli di business che si basano sulla pubblicità (meno persone online significa meno annunci pubblicitari visualizzati, di conseguenza un numero inferiore di ricavi).

La sperimentazione di una sezione separata per gli articoli è in corso in almeno sei paesi: Slovacchia, Sri Lanka, Serbia, Bolivia, Guatemala e Cambogia. La maggior parte degli iscritti in questi paesi vede nel proprio News Feed solo i post degli amici e i contenuti sponsorizzati, cioè i post per cui le Pagine pagano Facebook affinché li metta in evidenza. I normali post che rinviano per lo più ad articoli di siti d’informazione sono invece accessibili solo dalla sezione Esplora, che a differenza del News Feed non è visibile da subito e deve essere aperta toccando un’icona a forma di razzo, non molto intuitiva.

Il giornalista slovacco Filip Struhárik, del sito d’informazione Denník N, ha scritto un post su Medium per segnalare i crescenti problemi che stanno affrontando in queste settimane i siti d’informazione della Slovacchia, dove è in corso il test di Facebook. Il reach delle Pagine, cioè la capacità di raggiungere i loro utenti attraverso i normali post non sponsorizzati, è diminuito drasticamente e in media il numero di interazioni (“Mi piace”, commenti e condivisioni) si è ridotto di 4 volte. Condizioni analoghe sono state segnalate da editori e gestori di Pagine anche in Guatemala e in Cambogia.

Interazioni su 60 delle principali Pagine dei media slovacchi su Facebook

Da settimane diversi utenti, a livello globale, segnalano inoltre di vedere meno post o nessun post delle Pagine nei loro News Feed, nonostante non abbiano ancora ricevuto l’aggiornamento con la nuova sezione Esplora. Una possibile spiegazione è che Facebook abbia già cambiato gli algoritmi del News Feed anche se Esplora non è ancora visibile a tutti. Grandi testate come il New York Times e il Washington Post che raccoglievano spesso diverse migliaia di “Mi piace”e altre interazioni sui loro post, attualmente ne contano poche centinaia e in alcuni casi decine. Per giornali di queste dimensioni il problema è mitigato dalla grande quantità di lettori che già conoscono le testate e le visitano abitualmente (molti sono abbonati), mentre i giornali di medie-piccole dimensioni subiscono maggiormente modifiche di questo tipo che di fatto tagliano una porzione importante del loro traffico.

In seguito alle numerose segnalazioni allarmate delle testate, il responsabile del News Feed di Facebook, Adam Mosseri, ha scritto un post spiegando che per ora Facebook non ha in programma di estendere nel resto del mondo l’esperimento in corso in Slovacchia e negli altri cinque paesi. Mosseri ha però confermato che il test riguarda l’esclusione dal News Feed dei post contenenti le notizie, per dare più spazio ai contenuti condivisi da amici e familiari:

L’obiettivo di questo test è capire se le persone preferiscono avere due posti separati per i contenuti personali e per quelli pubblici. Sentiremo che cosa avranno da dire per capire se sia un’idea da portare avanti o meno. Non ci sono piani per portare questo test fuori dai paesi coinvolti o di far pagare le Pagine per la distribuzione di tutti i loro contenuti nel News Feed e in Esplora. Sfortunatamente, qualcuno ha fatto questa interpretazione, ma non è nostra intenzione.

Rispondendo a una domanda sulla durata del nuovo esperimento, Mosseri ha detto che durerà “qualche mese” senza dare informazioni più precise.

https://twitter.com/mosseri/status/922583737833050112

Ieri Struhárik ha aggiornato il suo post su Medium con un nuovo grafico che mostra, in forma aggregata, il calo giornaliero di interazioni sulle Pagine dei 60 principali media slovacchi. La riduzione dal giorno di inizio del test è stata di oltre la metà e sta coinvolgendo testate di ogni dimensioni, anche se le ripercussioni maggiori sono per quelle più piccole.

Facebook cambia di continuo gli algoritmi che regolano il funzionamento del News Feed e già in passato aveva ricevuto critiche, soprattutto dagli editori, per alcune scelte che avevano reso meno frequente la comparsa dei post delle Pagine nella sezione più utilizzata del suo social network. Oltre alle motivazioni fornite da Mosseri, in molti ipotizzano che Facebook stia sperimentando la separazione degli articoli in seguito alle polemiche dell’ultimo anno sulle notizie false, veicolate dallo stesso social network nel 2016 nel corso della campagna elettorale che ha poi portato alla vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti. Separare le notizie dal resto potrebbe essere un modo per rendere più distinguibili i contenuti degli amici, ma al tempo stesso rischia di rendere molto meno visibili le Pagine dei siti d’informazione affidabili e i loro post. Il fatto che in alcuni paesi Esplora funzioni in un modo e in altri in un modo diverso sta inoltre portando a qualche confusione sugli scopi e l’utilità della nuova sezione, che non è inoltre ancora attiva per tutti.

In attesa della sua attivazione sull’app di Facebook, Esplora può essere provata da browser a questo indirizzo facebook.com/explore. Nella maggior parte dei casi, la sezione mostra Pagine simili a quelle cui si è già iscritti, ma realizzate da altre aziende, testate e organizzazioni. I post sono nel complesso di scarsa qualità, per lo più contenuti “virali” e qualche vecchio meme, mentre è raro incappare in notizie e articoli che offrano una prospettiva diversa dal solito, come da scopo iniziale dell’intera sezione.

Non è molto chiaro quanto successo potrebbe avere una versione di Esplora come l’attuale, né se Facebook stia pensando di trasferire lì i post delle Pagine che già si seguono per renderla per lo meno un po’ più rilevante per i lettori. Le recenti modifiche, e le conseguenze dirette per gli editori, aggiungono nuovi elementi al dibattito sulla presunta neutralità che Facebook sostiene di mantenere nel presentare i contenuti condivisi dai suoi iscritti, e conferma inoltre le sue grandi capacità di influenzare interi modelli di business per le testate e le principali fonti d’informazione.