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  • Lunedì 23 ottobre 2017

Nessuno aveva mai iniziato la Serie A male come il Benevento

Nelle prime nove partite di campionato ha sempre perso: c'entrano la debolezza della rosa ma anche i tanti infortuni

Gerardo Cafaro e Amato Ciciretti dopo la sconfitta contro la Fiorentina (LaPresse)
Gerardo Cafaro e Amato Ciciretti dopo la sconfitta contro la Fiorentina (LaPresse)

Domenica pomeriggio il Benevento ha perso 3-0 in casa contro la Fiorentina e ha ottenuto la sua nona sconfitta in nove giornate di campionato, superando il record negativo di sconfitte consecutive nelle prime giornate stabilito dal Venezia nella stagione 1949/1950. Nessuno aveva mai iniziato la stagione così male come il Benevento di Marco Baroni, che è al suo debutto in Serie A.

La squadra è ultima in classifica e ha cinque punti di svantaggio dalla penultima, la Spal, neopromossa come il Benevento, che però ha dimostrato di poter quantomeno giocarsi la permanenza in Serie A. Anche la differenza reti è notevole: 2 gol fatti a fronte dei 22 subiti, peggior attacco e peggior difesa del campionato.

Ci sono delle ragioni che spiegano il pessimo inizio di stagione della squadra allenata dall’ex calciatore Marco Baroni, che vanno oltre la qualità dei giocatori. Il Benevento si è presentato al suo primo anno in Serie A con la squadra probabilmente più debole del campionato, e la sua permanenza nel massimo campionato di calcio italiano era già in forte dubbio prima dell’inizio della stagione. Nelle ultime settimane per di più ha dovuto fare a meno di una decina di giocatori per infortuni vari, uno dietro l’altro, subiti in gran parte dai migliori giocatori della rosa, quelli più esperti e più pronti a giocare in Serie A.

Amato Ciciretti, ala destra, uno dei giocatori più talentuosi della rosa, ha saltato quasi tutto il mese di settembre per un problema muscolare. L’altra ala titolare, Marco D’Alessandro, è fuori squadra dal 17 settembre, sempre per un problema muscolare. Il difensore centrale Andrea Costa, uno dei più esperti, con una lunga carriera in Serie A, ha giocato solamente quattro delle nove partite di campionato, prima per un problema al ginocchio e poi per un infortunio muscolare. Il compagno di reparto e capitano Fabio Lucioni è stato sospeso dall’antidoping dopo la quinta giornata di campionato ed è in attesa che il suo caso venga definito. L’altro difensore titolare in rosa, Luca Antei, ha saltato tre partite per un infortunio al bicipite femorale: è tornato in squadra la scorsa settimana ma domenica contro la Fiorentina si è fatto espellere per aver commesso un fallo, e quindi salterà per squalifica la prossima giornata.

Se la squadra ha segnato solamente due gol, lo si deve anche alla scarsa condizione fisica del centravanti titolare, Pietro Iemmello, in prestito dal Sassuolo, che soffre di un’infiammazione al ginocchio. Sempre in attacco, prima di Ciciretti e D’Alessandro, Cristiano Lombardi, ala destra in prestito dalla Lazio, aveva subito una distorsione alla caviglia alla seconda giornata, che gli ha fatto saltare le due successive partite di campionato.