Kit Harington ci ha ripensato sul sessismo nei confronti degli uomini

L'attore di "Game of Thrones" ha ritrattato una cosa che aveva detto nel 2016, e che era stata molto criticata

Kit Harington al Giffoni Film Festival, il 19 luglio 2017 (Stefania M. D'Alessandro/Getty Images for Giffoni Film Festival)
Kit Harington al Giffoni Film Festival, il 19 luglio 2017 (Stefania M. D'Alessandro/Getty Images for Giffoni Film Festival)

Kit Harington, l’attore britannico famoso per il ruolo di Jon Snow nella serie tv Game of Thrones, ha ritrattato ciò che aveva detto in un’intervista del maggio del 2016, quando si era lamentato di subire del sessismo per via del suo aspetto fisico, proprio come succede alle donne. Ora Harington ha riconosciuto che il sessismo subìto dalle donne nella società non è la stessa cosa del suo essersi sentito oggettificato. Nel 2016 Harington aveva detto al Sunday Times:

«Sento di essere qualcosa di più di un bel ragazzo. È una cosa che ti sminuisce. È vero che qualcuno potrebbe dire che ho ottenuto il mio lavoro per il mio aspetto fisico. Ma esiste una forma di sessismo rivolta verso gli uomini. Nel nostro settore c’è sicuramente una forma di sessismo verso le donne, e anche verso gli uomini. Me ne sono reso conto alcune volte, durante i servizi fotografici, quando mi è stato chiesto di spogliarmi. Se avessi avuto la sensazione di essere stato assunto solo per il mio aspetto, avrei smesso di recitare».

Queste affermazioni erano state molto criticate, visto che le disparità salariali tra uomini e donne nel mondo dello spettacolo sono note e l’oggettificazione delle donne è un fenomeno con una lunghissima storia. Negli ultimi giorni si è tornati a parlare di questo tema perché sono emersi molti casi di molestie sessuali nei confronti di attrici e altre donne che lavorano nel settore – non solo quelli che riguardano l’ex produttore Harvey WeinsteinParlando con Rebecca Nicholson del Guardian, Harington è tornato sulla faccenda del sessismo nell’industria televisiva e cinematografica dicendo di essersi sbagliato:

«Mi sono sbagliato. Non avrei dovuto parlare di sessismo nei confronti degli uomini. Quello che intendevo è che mi sentivo oggettificato. All’epoca mi sentivo così, ma ora ho imparato a controllare questa cosa, semplicemente non pensandoci. Penso che gli uomini possano essere oggettificati e sento che mi è successo in passato, negli articoli che sono stati scritti su di me. Mi ha fatto sentire a disagio? Sì. Penso che la mia situazione nella società sia la stessa di una donna? No. Sono cose molto diverse e avrei dovuto fare delle distinzioni. Mi sono sbagliato».