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  • Lunedì 16 ottobre 2017

La differenza di avere Icardi in campo

Dopo anni di partite mediocri, il derby di Milano è stato deciso dalle giocate del centravanti argentino

Mauro Icardi esulta dopo il primo gol segnato nel derby (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)
Mauro Icardi esulta dopo il primo gol segnato nel derby (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)

Dopo un anno di pareggi il derby di Milano ha di nuovo un vincitore, l’Inter, che è tornata a vincere a distanza di due anni dall’ultima volta grazie alla miglior partita in carriera di Mauro Icardi, suo centravanti e capitano, che con tre gol ha trascinato il resto della squadra alla vittoria. Il derby di Milano numero 219 è stato uno dei più belli disputati di recente ed è arrivato proprio nell’anno in cui, dopo un periodo travagliato per entrambe, Inter e Milan hanno nuovamente due squadre competitive, come hanno mostrato nel corso dell’incontro. E come ai vecchi tempi – quando Inter e Milan erano fra le migliori squadre al mondo – l’equilibrio del derby è stato deciso dalle qualità di uno dei più forti calciatori della Serie A.

Con i gol segnati al 28mo del primo tempo, al 63mo della ripresa e a fine partita, Icardi è stato il giocatore in più per l’Inter in un incontro in cui le due squadre si erano pressoché equivalse. L’Inter ha avuto il controllo della gara per buona parte del primo tempo, in cui ha colpito una traversa e poi è andata in vantaggio con Icardi, al suo primo pallone giocato nell’area avversaria, su cross di Candreva. Nel secondo tempo, tuttavia, dopo gli evidenti problemi mostrati dalla formazione schierata, Montella ha fatto entrare in campo Cutrone al posto di Kessie e ha arretrato la posizione di Suso: queste due mosse, e probabilmente qualche incitamento, sono bastate quasi a capovolgere l’equilibrio della partita, e da lì in poi il Milan ha tenuto palla nell’area avversaria per quasi venti minuti per poi pareggiare con un tiro a giro al limite di Suso, al suo terzo gol nel derby.

Proprio quando la partita sembrava riaperta, al 63mo minuto Icardi ha dato inizio all’azione del suo secondo gol, portando via palla a centrocampo a Lucas Biglia e poi dandola a Perisic, il quale, dopo essersi portato quasi a fondo campo, ha servito a Icardi un cross che il centravanti dell’Inter ha mandato in gol con un colpo al volo, tagliato di collo destro, imprendibile per Donnarumma.

Il Milan è rimasto in partita e a dieci minuti dalla fine, su cross in area di Borini, Handanovic ha respinto un tiro in spaccata di Bonaventura: poi però nello slancio si è portato la palla dentro la rete con le ginocchia, dando il 2-2 al Milan. Con la partita avviata verso il terzo pareggio consecutivo per 2-2, al 90esimo l’arbitro Tagliavento ha assegnato un calcio di rigore all’Inter per fallo in area di Rodriguez su D’Ambrosio. Icardi – che nel derby del 31 gennaio 2016 ne sbagliò uno – ha così segnato il gol della vittoria, il terzo della partita, che ha permesso all’Inter di tornare a vincere il derby e di portarsi in solitaria al secondo posto, a due punti dal Napoli, contro cui sabato prossimo si giocherà il primo posto della Serie A.

Dopo le ultime due partite di campionato senza gol e dopo aver visto dalla panchina le ultime due partite di qualificazione ai Mondiali dell’Argentina, la tripletta nel derby porta Icardi – soprannominato fin da ragazzino “El niño del partido” (“il ragazzo della partita”) – tra i migliori centravanti al mondo. L’ultimo giocatore a segnare una tripletta nel derby era stato Diego Milito, argentino come Icardi, nel 2012. L’Inter, dal canto suo, non otteneva 22 punti nelle prime otto partite di campionato dalla stagione 2002/2003.