Il governo ha deciso che gli incentivi per la pubblicità sui giornali riguarderanno anche i giornali online

(JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images)
(JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images)

Come riferisce un comunicato dell’Anso – l’associazione della stampa digitale che riunisce una serie di pubblicazioni online – il Consiglio dei ministri ha infine deciso di includere anche i giornali online tra le testate coinvolte in un “provvedimento a sostegno dell’editoria” che dalla sua iniziale formulazione aveva generato perplessità e obiezioni sull’ambiguità che sembrava voler distinguere tra pubblicazioni di carta e online, favorendo solo le prime in un mercato che è lo stesso.

A seguito di un incontro con il Ministro Luca Lotti del presidente di Anso, Marco Giovannelli, e di un colloquio telefonico con Luca Sofri, direttore de Il Post, si è sbloccata una situazione che di fatto avrebbe tagliato fuori i giornali digitali dal provvedimento a sostegno dell’editoria.
Ieri, venerdì 13 ottobre, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che inserisce a pieno titolo le testate online nel provvedimento a sostegno dell’editoria che riconosce un credito d’imposta d’imposta al 75% per le imprese e i lavoratori autonomi che investono in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici, emittenti TV e radio locali. Agevolazione che arriva al 90% se a investire sono piccole e medie imprese, microimprese e start-up innovative. Grazie all’intervento del Ministro Lotti, il decreto approvato inserisce a pieno titolo le testate online.
Il decreto legge andrà in aula settimana prossima per la conversione in legge, così come previsto dalla nostra Costituzione.

Sull’equivoco così risolto, aveva scritto nei mesi scorsi Luca Sofri, peraltro direttore del Post.