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  • Mercoledì 4 ottobre 2017

Chi vincerà il Nobel per la letteratura?

Tra le donne papabili c'è solo Margaret Atwood, mentre il più probabile vincitore sembra uno scrittore keniano: ma c'è anche un italiano

L'unica donna tra i favoriti per il premio Nobel per la letteratura di quest'anno, secondo le società di scommesse, è Margaret Atwood, l'autrice di "Il racconto dell'ancella", qui fotografata il 13 settembre 2017 (AP/THE CANADIAN PRESS/Chris Young)
L'unica donna tra i favoriti per il premio Nobel per la letteratura di quest'anno, secondo le società di scommesse, è Margaret Atwood, l'autrice di "Il racconto dell'ancella", qui fotografata il 13 settembre 2017 (AP/THE CANADIAN PRESS/Chris Young)

Domani, 5 ottobre, verrà annunciato il vincitore del premio Nobel per la letteratura del 2017. Assegnarlo il primo giovedì dopo la consegna dei Nobel per la Fisica e la Chimica è la tradizione, anche se a volte – come l’anno scorso, quando è stato assegnato un premio di cui si è parlato a lungo per varie vicissitudini – non viene rispettata.

Il premio Nobel per la letteratura viene assegnato all’autore che «nel campo della letteratura mondiale si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale». Ogni anno vengono proposte decine di candidati dai membri dell’Accademia Svedese, dai docenti di letteratura delle principali università del mondo e dai presidenti di importanti istituzioni linguistiche, entro il primo febbraio. In primavera viene creata una lista preliminare con 15/20 nomi, e una successiva selezione porta a cinque nomi. Tra questi a ottobre viene scelto il vincitore del Nobel per la letteratura, che riceve un premio di circa 875mila euro durante la cerimonia prevista per dicembre.

La lista dei nomi dei candidati non viene resa nota prima di 50 anni dall’assegnazione del premio – il prossimo gennaio saranno rivelati i nomi del 1967, quando vinse lo scrittore e poeta guatemalteco Miguel Angel Asturias – e per questa ragione non ci sono dati certi su cui basarsi per indovinare il vincitore. Come ogni anno, a ridosso dell’assegnazione del premio, stanno circolando liste e ipotesi sui favoriti, che vengono quotati dalle società di scommesse britanniche, tra cui Ladbrokes, Betsson, Unibet e Paf. L’anno scorso Bob Dylan era nelle liste ma non tra gli autori più quotati. Di solito nelle quotazioni si trovano scrittori dati per favoriti da anni, come Philip Roth – che quest’anno è molto in basso nella liste dei siti di scommesse – e Haruki Murakami, nella speranza che ricevano finalmente il premio, ma non sono quasi mai quelli che vincono.

Un’analisi interessante (e molto divertente) sui possibili vincitori del Nobel per la letteratura e sul modo in cui ogni anno si fanno ipotesi l’ha fatta Alex Shephard su New Republic: la sua previsione è che per “compensare” il premio a Bob Dylan dell’anno scorso, verrà scelto un vincitore “classico”, quindi «uno scrittore sconosciuto oppure qualcuno che metta d’accordo tutti».

Comunque: i nomi dei dieci favoriti e dei più quotati per il Nobel di quest’anno secondo i siti di scommesse sono questi che seguono. C’è un italiano, Claudio Magris, ma prima di lui ci sono altri nomi. Una cosa curiosa è che tre degli scrittori nella lista hanno 78 anni.

Ngũgĩ wa Thiong’o

Lo scrittore keniota Ngũgĩ wa Thiong’o (noto anche come James Ngugi) è ritenuto uno dei più importanti scrittori africani viventi e già nel 2014 era dato tra i favoriti al premio Nobel per la letteratura: quest’anno è ritenuto da molti, scommettitori compresi, il vincitore più probabile. Ha 79 anni e scrive sia in inglese che in kikuyu, una lingua del Kenya. Il suo primo romanzo (scritto in inglese) fu tradotto in italiano nel 1975 da Jaca Book con il titolo Se ne andranno le nuvole devastatrici. L’ultimo suo libro pubblicato in Italia, o meglio ri-pubblicato, è Un chicco di grano, un romanzo ambientato all’epoca dell’indipendenza del Kenya, avvenuta nel 1963. È suo anche il racconto africano tradotto in più lingue.

Ladbrokes lo dà come favorito a 5, quindi puntando 10 euro in caso di vittoria se ne otterrebbero 50. È dato a 5.50 da Unibet, Betsson e Paf. Sarebbe il primo kenyota a vincere il premio Nobel per la letteratura. L’ultimo africano a vincerlo è stato il sudafricano John Maxwell Coetzee nel 2003.

NGUGI

Ngũgĩ wa Thiong’o nel 2015 (TONY KARUMBA/AFP/Getty Images)

Haruki Murakami

Insieme all’americano Philip Roth, è famoso per non aver mai vinto il Nobel ma essere ogni anno tra i favoriti, anche perché è un autore apprezzato anche da persone che non leggono tantissimo e i suoi libri vendono molto. Murakami ha 68 anni ed è lo scrittore giapponese contemporaneo di maggior successo: tra i suoi libri più famosi ci sono Norwegian Wood, Kafka sulla spiaggia e 1Q84, pubblicati in Italia da Einaudi.

Unibet lo dà come favorito a 3.50; anche Betsson e Paf lo danno come favorito, a 4.50 e 3.50, mentre Ladbrokes lo dà a 6. Gli unici due giapponesi che hanno vinto il Nobel per la letteratura sono stati Yasunari Kawabata, nel 1968, e Kenzaburo Oe, nel 1994: entrambi sono autori poco tradotti all’estero.

Haruki Murakami davanti alla casa di Hans Christian Andersen a Odense, in Danimarca, il 30 ottobre 2016 (HENNING BAGGER/AFP/Getty Images)

Margaret Atwood

L’unica donna tra i favoriti per il premio Nobel per la letteratura di quest’anno è la scrittrice canadese Margaret Atwood, di cui ultimamente si parla soprattutto per il successo della serie tv The Handmaid’s Tale, tratta dal suo romanzo omonimo, Il racconto dell’ancella in italiano. Anche l’ultima persona canadese che ha vinto il Nobel per la letteratura è una donna: la scrittrice di racconti Alice Munro, nel 2013. Il fatto che il Nobel sia stato assegnato a una persona canadese così poco tempo fa, però, fa pensare che sia improbabile la vittoria di Atwood quest’anno.

Atwood ha 78 anni e scrive in inglese. Oltre che per il Il racconto dell’ancella, che è un romanzo distopico molto amato dai femministi perché ambientato in una società in cui le donne sono considerate solo in rapporto alle proprie funzioni riproduttive, Atwood è famosa per il romanzo L’assassino cieco, che nel 2000 le ha fatto vincere il Man Booker Prize. Il più recente dei suoi romanzi pubblicato in Italia è Per ultimo il cuore: anche questo è un romanzo distopico e tra le altre cose parla dei robot sessuali. Netflix poi ha fatto un’altra serie tratta da un libro di Atwood, L’altra Grace, che invece è un romanzo storico ambientato nell’Ottocento. Sarà disponibile a novembre.

Atwood è data a 7 da Ladbrokes e Betsson, a 7.50 da Unibet e Paf.

Margaret Atwood, al centro, insieme al produttore e autore della serie tv The Handmaid’s Tale e alla sua interprete Elisabeth Moss, all’ultima cerimonia degli Emmy, il 17 settembre 2017: la serie ha vinto il premio per la miglior serie drammatica (Chris Pizzello/Invision/AP)

Amos Oz

Oz è uno dei più famosi scrittori israeliani. Oltre a essere conosciuto per i suoi libri – il più noto dei quali è il romanzo autobiografico e sulla storia di Israele Una storia di amore e di tenebra – Oz lo è anche per le sue idee politiche: è pacifista ed è un sostenitore della “soluzione dei due stati” del conflitto arabo-israeliano. Ha 78 anni e il suo ultimo romanzo pubblicato in Italia è Tocca l’acqua, tocca il vento. L’ultimo, e unico, scrittore israeliano ad aver vinto il Nobel per la letteratura è Shmuel Yosef Agnon, che lo vinse nel 1966 insieme alla poetessa svedese ebrea Nelly Sachs.

Ladbrokes lo dà a 11, mentre per Betsson, Unibet e Paf è più probabile che vinca: lo danno a 7.50 e a 7.

Amos Oz nella sua casa di Tel Aviv, il 4 novembre 2015 (AP Photo/Dan Balilty)

Yan Lianke

Yan Lianke è uno scrittore cinese autore di romanzi e racconti, noto per il suo stile satirico e per essere stato vittima di censura dal governo cinese. Ha 59 anni e ha scritto moltissimo, ma solo alcune delle sue opere sono state tradotte in italiano: sono Servire il popolo, Il sogno del Villaggio dei DingPensando a mio padre e Il podestà Liu e altri racconti.

L’ultimo scrittore cinese a vincere il Nobel per la letteratura è stato Mo Yan nel 2012. Ladbrokes dà Yan Lianke a 9, Betsson a 11, Paf e Unibet a 13.

Yan Lianke dopo aver ricevuto il premio letterario internazionale Franz Kafka a Praga, il 22 ottobre 2014 (Matej Divizna/Getty Images)

Adonis

Adonis è un poeta e saggista di origine siriana: ha vissuto per molti anni a Beirut, in Libano, ma ora vive a Parigi. Il suo nome vero è Alī Ahmad Sa’īd Isbir e ha 87 anni. Ha studiato a Damasco e a Beirut ed è stato attivissimo nel dibattito politico-culturale del mondo arabo degli ultimi anni. La sua poesia è amata soprattutto dai giovani ed è spesso ambientata nelle grandi città del Maghreb, soprattutto Marrakech, Fez e Il Cairo. Ladbrokes lo dà quotato a 13, come Unibet e Paf, Betsson a 11. Nessuno scrittore siriano ha mai vinto il Nobel per la letteratura.

In Italia le poesie di Adonis sono state tradotte dalla casa editrice Guanda e raccolte nei libri Storia lacerata nel corpo di una donna, La preghiera e la spadaMemoria del vento e La foresta dell’amore in noi, uscito lo scorso gennaio. Nel 2015 Guanda ha pubblicato anche il saggio Violenza e Islam: è un’intervista ad Adonis fatta da Houria Addelouahed, psicanalista e traduttrice del poeta in francese. Il libro parte dal fallimento delle primavere arabe causato, secondo Adonis, anche dalla «mentalità tribale» araba che impedirebbe ai musulmani di intendere la storia come una possibilità di cambiamento, e critica duramente l’Islam.

Adonis, il cui vero nome è Ali Ahmad Said Esber, nel 2012 (AP Photo/Alexandre Meneghini)

Claudio Magris

Claudio Magris è uno scrittore e studioso della letteratura del Novecento, in particolare di lingua tedesca. Ha 78 anni e tra il 1994 e il 1996 fu anche senatore: fu eletto col centrosinistra e si iscrisse al gruppo misto. Con la raccolta di “microviaggi” Microcosmi vinse il premio Strega nel 1997; lo stesso anno in cui per l’ultima volta un italiano vinse il Nobel per la letteratura: Dario Fo. Magris è famoso per il suo stile elegante e raffinato e per la ricchezza dei suoi riferimenti culturali. In molte sue opere narrative ritorna il tema del viaggio: in una delle più importanti, Danubio, del 1986, il filo conduttore è dato proprio dal corso del fiume dalle colline bavaresi al mar Nero. Il suo ultimo romanzo è Non luogo a procedere, uscito nel 2015.

Ladbrokes da Magris vincitore a 11, mentre gli altri siti di scommesse a 15. Se Magris dovesse vincere il premio Nobel per la letteratura, sarebbe il settimo italiano a riceverlo dopo Giosuè Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale e Fo.

Claudio Magris a Lipsia, il 25 marzo 2017 (Jens Kalaene/picture-alliance/dpa/AP Images)

Javier Marías

Javier Marías è uno scrittore spagnolo i cui romanzi parlano d’amore, ma in modo totalmente diverso da quello dei romanzi cosiddetti rosa. Il più noto è Domani nella battaglia pensa a me, che racconta una storia di intimità dove amore e morte si sovrappongono fino a coincidere, mentre l’ultimo uscito in Italia è Così ha inizio il male, la storia di un matrimonio infelice negli anni Ottanta a Madrid. Marías ha 66 anni.

Ladbrokes lo dà a 11, mentre secondo gli altri siti di scommesse è molto meno probabile che vinca: Paf e Unibet lo danno a 18, Betsson a 20. Se dovesse vincere il Nobel per la letteratura, sarebbe il sesto spagnolo a riceverlo, dopo José Echegaray, Jacinto Benavente, Juan Ramón Jiménez, Vicente Aleixandre e Camilo José Cela, che lo vinse nel 1989.

Javier Marías a Salisburgo, in Austria, il 30 luglio 2011 (Martin Schalk/Getty Images)

Ko Un

Ko Un è il più noto intellettuale sudcoreano, anche se in Italia praticamente nessuna delle sue opere è stata tradotta (una piccola eccezione è la raccolta di poesie Fiori di un istante). Ha 84 anni e ha scritto romanzi, poesie, opere teatrali, saggi e reportage di viaggio. È anche pittore e per circa dieci anni fu un monaco buddista.

Come per Javier Marías, Ladbrokes lo dà a 11, mentre secondo gli altri siti di scommesse è molto meno probabile che vinca: Paf e Unibet lo danno a 26, Betsson a 30. Se vincesse, sarebbe il primo sudcoreano a ricevere il premio Nobel per la letteratura.

Ko Un a Cracovia il 23 ottobre 2009 (Wikipedia Commons/Marius Zubik)

Don DeLillo

Don DeLillo è l’autore di UnderworldRumore bianco e Cosmopolis, tra gli altri. Secondo il famoso critico letterario e studioso Harold Bloom è, insieme a Philip Roth, Thomas Pynchon e Cormac McCarthy, uno dei più grandi scrittori americani contemporanei. Ha 80 anni e il suo ultimo romanzo è Zero K, di cui si sono dette queste cose.

Solo Ladbrokes in realtà lo ha nella sua lista di potenziali vincitori del Nobel, ma è il sito di scommesse ritenuto il migliore a indovinare, quindi lo citiamo: è dato a 15. Se vincesse il Nobel per la letteratura sarebbe il quattordicesimo cittadino statunitense a riceverlo, dopo Sinclair Lewis, Eugene O’Neill, Pearl S. Buck, T. S. Eliot (naturalizzato britannico), William Faulkner, Ernest Hemingway, John Steinbeck, Saul Bellow, Isaac Bashevis Singer, Czesław Miłosz (che era anche polacco), Joseph Brodsky, Toni Morrison e Bob Dylan. Visto che solitamente il Nobel non viene assegnato a un autore dello stesso paese per due volte di seguito, è difficile che sia lui a vincerlo.

Don DeLillo alla New York Public Library il 27 ottobre 2014 (Michael Loccisano/Getty Images for Norman Mailer Center and Writers Colony)