• Mondo
  • Venerdì 29 settembre 2017

Il potente discorso di un militare americano contro il razzismo

In un'accademia dell'aviazione statunitense, il tenente generale Jay Silveria ha detto cose come: «Se non siete capaci di trattare qualcuno con dignità e rispetto, allora dovete andarvene»

Il tenente generale Jay Silveria
Il tenente generale Jay Silveria

Ieri la United States Air Force Academy (USAFA), l’accademia militare per allievi ufficiali dell’aviazione americana, in Colorado, ha pubblicato un video di quasi 6 minuti per mostrare un breve ma intenso discorso del tenente generale Jay Silveria, sovrintendente dell’USAFA. Silveria ha convocato tutti gli allievi in una sala dell’accademia e alla presenza di tutto lo staff ha fatto un discorso per condannare alcune scritte razziste che erano comparse sulle bacheche per i messaggi dei dormitori di cinque allievi afroamericani dell’Accademia. Silveria ha detto cose come: «Non c’è posto per il razzismo nella nostra aviazione, nella maniera più assoluta. L’ho già detto: l’area della dignità e del rispetto è la mia linea rossa. Fatemi essere chiaro, non succederà che possa essere superata senza che ci siano significative ripercussioni».

Nel passaggio forse più intenso del suo discorso, Silveria ha detto:

«Quindi, nel caso non vi fosse chiara la mia posizione su questo argomento, vi dico il mio pensiero più importante: se non siete capaci di trattare qualcuno con dignità e rispetto, allora ve ne dovete andare. Se non siete capaci di trattare una persona di un altro genere, che sia uomo o donna, con dignità e rispetto, allora ve ne dovete andare. Se umiliate qualcuno in qualsiasi modo, allora ve ne dovete andare. E se non siete capaci di trattare una persona di un’altra etnia, o con un colore diverso della pelle, con dignità e rispetto, allora ve ne dovete andare».

Silveria ha anche notato come le scritte razziste fossero comparse in un momento difficile per gli Stati Uniti, dopo le tensioni razziali di Charlottesville e di Ferguson, e le più recenti proteste di alcuni giocatori e proprietari della NFL. Nell’ultima parte del suo discorso, Silveria ha detto: «La cosa che conta qui oggi è la nostra diversità. E il potere della diversità… il potere di noi come gruppo vario. Il potere di avere alle spalle tutti questi percorsi di vita, di venire da tutte le parti di questo paese, di essere di razze diverse, di background, di genere, di formazione, di educazione diversi. La forza di questa diversità si mette insieme e ci rende molto più potenti».