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  • Mercoledì 27 settembre 2017

I migliori 10 film horror che trovate su Netflix

Assassini, case assassine, cose assassine, svolte sbagliate, zombie che sono zombie ma non si chiamano zombie e zombie che si innamorano, tra le altre cose

(Da "Unfriended")
(Da "Unfriended")

L’horror è un genere cinematografico spesso messo in secondo piano: perché si ritiene che fare paura o schifo con un film sia più facile di altre cose, e perché è oggettivamente pieno di brutti film horror. Ma è anche vero che certi brutti horror fanno il giro e diventano quasi belli (o comunque stranamente attraenti da vedere, specie se in compagnia), mentre certi altri sono belli e basta. Aspettando Halloween e aspettando che in Italia arrivi, il 19 ottobre, It (che è già diventato il film horror ad aver incassato più soldi nella storia) abbiamo scelto alcuni dei più interessanti horror che sono al momento su Netflix Italia. Alcuni perché sono belli, altri perché sono di quelli così brutti che quasi diventano belli, altri ancora per le buffe premesse. Sul cosa sia un horror, invece, l’abbiamo presa larga, scegliendo comunque film classificati come horror da Netflix.

Se invece preferite i film belli e basta, ma non horror, meglio tornare qui:

I grandi classici che potete guardare su Netflix

La notte dei morti viventi
1990

È possibile che nel tempo abbiate fatto un po’ di confusione tra tutte le notti e le albe dei morti viventi. Questo, diretto da Tom Savini, uscì nel 2006 ed è il remake dell’indubbiamente migliore originale, diretto nel 1968 da George A. Romero (che però su Netflix non c’è). Ma se siete di quelli che non possono vedere i film con più di quarant’anni, questo del 1990 è comunque considerato un buon film. Come nell’originale e come in un sacco di film di zombie, ci sono degli zombie, ma nessuno li chiama mai zombie.

Scream
1996

Lo conoscete. E se non lo conoscete, ne conoscete quasi di certo la parodia in Scary Movie. Lo diresse Wes Craven, che è morto nel 2015 ed era famoso, tra le altre cose, perché a partire dagli anni Novanta aveva usato i suoi film per riflettere sulla struttura e sulle regole dei film horror, struttura e regole di cui lui stesso era stato un grande innovatore. Una scena famosa di Scream mostra bene come Craven volesse esplicitare per il pubblico le regole degli horror: un gruppo di amici sta guardando Halloween – un film del 1978 – e Randy, uno di loro, a un certo punto si alza in piedi per spiegare le cose che non bisogna mai fare in un film horror se non si vuole morire.

Ci sono delle regole precise che devono essere rispettate se si vuole sopravvivere in un horror, va bene? E vado a incominciare. Numero uno: non si deve mai fare sesso. Mai! No! È proibito! È proibito! Sesso uguale morte! Va bene?! Numero due: mai ubriacarsi o drogarsi. No, perché è il peccato, peccato per estensione della regola numero uno. E numero tre, mai, mai e poi mai in nessun caso dire: torno subito. Perché non si torna più.

Crimson Peak
2015

Uscì nel 2015 incassando poco più di quanto costò. Il regista è Guillermo del Toro e gli attori sono Mia Wasikowska, Jessica Chastain, Tom Hiddleston e Charlie Hunnam. È ambientato a New York alla fine del Diciannovesimo secolo e parla di una giovane donna che sposa un uomo con un passato misterioso e soprannaturale, e di «una casa che respira, sanguina e ricorda». Del Toro è un regista strano, per qualcuno geniale, e di recente il suo The Shape of Water ha vinto il Leone d’oro al Festival di Venezia. È quindi il momento giusto per rivalutare ogni suo film e in particolare questo, di cui Drew McWeeny di Hitfix scrisse: «È una così ricca esperienza sensoriale che sembra quasi di soffocare».

Unfriended
2015

Costò un milione di dollari e ne incassò 64. Parla di un gruppo di ragazzi di Fresno, in California, che si riuniscono in una chat video su Skype. Il giorno in cui è ambientato il film è l’anniversario della morte di un’altra ragazza, Laura Barns. Laura era morta suicida in seguito alla diffusione online di un video che l’aveva ridicolizzata. Mentre gli altri stanno parlando su Skype, compare nella chat anche l’account della defunta Laura. Inizialmente pensano a uno scherzo ma dall’account di Laura vengono inviati alcuni messaggi e incominciano ad accadere una serie di eventi molto spiacevoli, come si può intuire guardando il trailer. Il film è stato girato interamente come una sequenza di inquadrature da webcam: lo schermo coincide con quello del MacBook Air di Blaire, una delle protagoniste del film.

Warm Bodies
2013

Questo è molto meno horror degli altri: lo è per ambientazione, molto meno per quanto potrebbe farvi senso o paura. È una storia d’amore tra uno zombie – uno zombie diverso dagli altri zombie – e una ragazza. I produttori sono gli stessi di Twilight, ma l’approccio è un po’ meno serio e un po’ più divertito. Lui è Nicholas Hoult, lei Teresa Palmer. Nel ruolo del grande attore che non vi aspettereste proprio di trovare in un film come questo, John Malkovich.

The fog – Nebbia assassina
2005

È il remake di un film di John Carpenter del 1980 e parla di una fitta nebbia fatta da spiriti vendicativi che minacciano una cittadina su un’isola al largo dell’Oregon, i cui abitanti, per fermare la nebbia, provano a capire un oscuro segreto che riguarda la loro città. Nel recensirlo, un giornalista del New York Post scrisse: «L’ho guardato con una gran suspence, arrovellandomi per tutto il tempo sulla sua domanda principale: perché mai qualcuno aveva deciso di fare un remake di un film così scarso?».

Hostel
2005

Ci sono gli horror che fanno paura perché lasciano immaginare ma non mostrano quasi mai, e quelli che mostrano tutto, sempre. Hostel fa parte della seconda categoria ed è il film che, probabilmente, una decina di anni fa, fece notevolmente diminuire il già non ricco flusso turistico verso la Slovacchia. È ambientato lì e parla di tre amici che, attirati dalla possibilità di trovare molte ragazze, finiscono nel posto sbagliato, torturati in ogni modo. I critici ne parlarono benino (comunque meglio di quanto avreste forse immaginato) e in più incassò circa 90 milioni di dollari, dopo che ne era costati circa 5.

Wrong Turn – Il bosco ha fame
2003

Quando uscì qualche critico disse che questo genere – riassumibile nel “ehi, giriamo di qui” > “oddio c’è qualche crudele cannibale che vuole torturarci, ucciderci, mangiarci” – era già vecchio negli anni Ottanta, figurarsi negli anni Duemila. Ma poi questo film ha comunque avuto sei seguiti, e ne sono usciti tanti altri con le stesse premesse (spesso remake di film di alcuni decenni prima): ve lo ricordate Le colline hanno gli occhi? Anche questo incassò abbastanza: 30 milioni di dollari; e bisogna comunque considerare che a molti, gli horror, piace guardarli a casa.

Paranormal activity – dimensione fantasma
2015

È il più recente film della fortunatissima serie iniziata nel 2007, che scoprì che le lenzuola che si spostano senza che nessuno le sposti e le porte che sbattono all’improvviso anche se non c’è un filo di vento possono fare paurissima e far guadagnare tantissimo soldi. Anche perché non servono grandissimi effetti speciali per far sbattere una porta: tutti i film della serie hanno guadagnato circa 30 volte più di quanto sono costati.

Su Netflix non ci sono gli altri (e questo non è considerato il migliore, anzi) ma magari vi interessa il genere, o magari siete interessati a conoscere anche solo un po’ una delle più sorprendenti ed efficaci saghe horror degli ultimi anni. Dobbiamo comunque dirvi che Mike McCahill del Guardian scrisse che questo film «mette alla prova la capacità dello spettatore di fissare inquadrature quasi sempre vuote – gli anonimi attori quasi non contano – nella speranza che salti fuori qualcosa a salvarci dalla noia».

Hellraiser
1987

Il regista e sceneggiatore è Clive Barker e il film è tratto dal romanzo Schiavi dell’inferno, scritto anche quello da Barker. È il primo film di una lunga saga. Trama, così come la riporta IMDb: «Una donna infedele incontra lo zombie del suo amante; i demoni però lo inseguono dopo che è scappato dal loro oltretomba sadomasochistico».