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  • Sabato 16 settembre 2017

C’è un paese in cui pagare con il cellulare è la norma

Non è nessuno di quelli a cui avete pensato: è il Somaliland, dove la moneta locale vale così poco che per fare la spesa servono borse piene di banconote

La bancarella di un agente di cambio di Hargeisa, in Somaliland, il 19 marzo 2012, dove si vedono grossi mazzi di scellini del Somaliland (AP Images/Kyodo)
La bancarella di un agente di cambio di Hargeisa, in Somaliland, il 19 marzo 2012, dove si vedono grossi mazzi di scellini del Somaliland (AP Images/Kyodo)

Negli ultimi anni, con le innovazioni nel campo delle carte di credito come la tecnologia contactless e la diffusione degli smartphone, si parla sempre più spesso della scomparsa del denaro contante e dei pagamenti fatti con gli smartphone. Negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada, secondo uno studio commissionato da una società che se ne occupa, rispettivamente il 31, 24 e 16 per cento della popolazione usa già i propri cellulari come carta di credito; ma il paese in cui questa nuova modalità di pagamento si sta rivelando più utile è un altro: il Somaliland, un paese dell’Africa orientale non riconosciuto dalla comunità internazionale.

Lo scellino del Somaliland, introdotto nel 1994 e per anni fatto stampare da leader politici solo per acquistare armi e finanziare i propri scontri di potere, ha perso moltissimo valore per via dell’inflazione. Oggi un dollaro americano vale circa 9mila scellini: se volessero pagare la spesa in contanti, le persone sarebbero costrette a portarsi dietro grandi borse di banconote. Per questo già dal 2009 hanno cominciato a diffondersi i pagamenti via SMS, quindi anche senza bisogno di una connessione a internet.

Il Somaliland confina con il Gibuti, con l’Etiopia e con la Somalia, da cui si è separato nel 1991 con l’inizio della guerra civile nel paese ancora in corso. Oggi le cose in Somaliland non vanno male come in Somalia, che si potrebbe definire lo stato fallito per eccellenza, ma non si può dire che il paese sia fiorente dal punto di vista economico: per questo è sorprendente pensare che proprio il Somaliland sia il posto «in cui il denaro contante si sta estinguendo», come spiega un articolo di BBC Future.

SomalilandUn’impiegata del ministero dell’Acqua e dell’Energia del Somaliland riceve un pagamento, il 13 ottobre 2010 (AP Photo/Jason Straziuso)

La ragione per cui i pagamenti via cellulare si sono diffusi in Somaliland è che le banconote più comuni nel paese sono quelle da 500 e da 1.000 scellini: ne servono tantissime per acquistare qualsiasi cosa. Nelle strade di Hargeisa, la capitale del paese, gli agenti di cambio che cambiano gli scellini in dollari e in euro e spostano carriole cariche di banconote. Le esportazioni sono molto ridotte e la merce più esportata sono i cammelli. Non ci sono banche riconosciute a livello internazionale e non esistono bancomat. Per queste ragioni era diventato necessario trovare un metodo di pagamento alternativo.

Ci sono due servizi privati che permettono di pagare usando i cellulari: Zaad della compagnia telefonica Telesom, che è attivo dal 2009, ed e-Dahab, nato più di recente dalla collaborazione tra la compagnia telefonica Somtel e la banca somala Dahabshiil. Internet non è necessario, quindi anche i telefoni più semplici possono essere usati per i pagamenti: per spostare il denaro dal proprio conto corrente a quello di un negoziante, basta digitare due codici numerici, uno legato al proprio conto, l’altro a quello della persona da pagare, un po’ come quando si fa una ricarica. Tutti i negozi hanno i propri codici esposti in bella vista: nei mercati sono dipinti su strutture di lamiera, nei locali più costosi sono incisi su targhe appese al muro.

Una commerciante di gioielli di Hargeisa ha fatto vedere a BBC Future il suo bilancio giornaliero sul proprio cellulare – più di duemila dollari – e ha raccontato che più del 40 per cento dei pagamenti che riceve sono fatti usando i cellulari, mentre due anni fa erano solo il 5 per cento. I datori di lavoro usano i cellulari per pagare i propri dipendenti e anche le persone più povere che vivono nelle zone rurali usano questo sistema, perché gli permette di ricevere facilmente del denaro dai propri parenti che vivono in città. Secondo un sondaggio condotto nel 2016, l’81 per cento degli abitanti del Somaliland che vivono in città usa i servizi di pagamento via cellulare; nelle campagne la percentuale è del 62 per cento. Servizi simili si stanno diffondendo anche in altri paesi africani come il Ghana, la Tanzania e l’Uganda, e l’analogo kenyano di Zaad, M-Pesa, è usato da circa metà della popolazione.

Non tutti però sono contenti di usare i cellulari per i pagamenti. La Somalia è il paese con più corruzione al mondo – le classifiche che la indicano come tale non riconoscono il Somaliland come uno stato indipendente – e molti temono che i servizi di pagamento via cellulare, gestiti da due società private, non siano amministrati con onestà. Inoltre il fatto che Zaad ed e-Dahab basino le transazioni in dollari e non in scellini rende il Somaliland più dipendente dalla moneta straniera e più suscettibile all’inflazione.