Ryanair cancellerà circa duemila voli da qui a fine ottobre

(PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images)
(PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images)

La compagnia aerea Ryanair ha comunicato il 16 settembre che per le prossime sei settimane annullerà circa 50 voli al giorno, per un totale di circa 2000 voli. Ryanair ha detto di doverlo fare perché a causa del maltempo, degli scioperi dei controllori di voli e del fatto che molti suoi dipendenti (piloti ed equipaggio) avessero ferie arretrate da recuperare, la puntualità dei suoi voli era diminuita. Ryanair ha detto che nelle prime due settimane di settembre la puntualità dei voli «è scesa dal 90 per cento all’80 per cento» e che l’annullamento dei voli serve per “migliorare la puntualità e riportarla ai livelli precedenti. Ryanair ha anche aggiunto che si scusa per i disagi e che «i clienti saranno contattati direttamente in merito alle cancellazioni e verranno offerti voli alternativi o rimborsi completi». Secondo i dati forniti da Ryanair i voli cancellati saranno in tutto meno del 2 per cento dei voli totali, un numero comunque rilevante nel complesso.

Il Corriere della Sera ha scritto che i problemi che riguardano le ferie di piloti e equipaggio hanno a che fare con  “un passaggio burocratico importante”:

«Ryanair starebbe chiedendo ai piloti in ferie di riprendere servizio per attenuare gli effetti della transizione dal calendario «Flight Time Limitations» (dove i dodici mesi partono il 1° aprile e finiscono il 31 marzo dell’anno successivo) a quello gregoriano (1° gennaio – 31 dicembre) a partire dal 2018. Il cambio di calendario è stato imposto dalla Irish Aviation Authority, l’ente irlandese dell’aviazione, ma ha finito così per lasciare al vettore low cost un periodo di nove mesi (dal 1° aprile 2017 al 31 dicembre 2017) e non più di dodici per far smaltire le ferie ai suoi dipendenti».