Almeno 50 persone sono state uccise in due attentati dell’ISIS vicino a Nassiriya, nel sud dell’Iraq

(Maurizio Gambarini/picture-alliance/dpa/AP Images)
(Maurizio Gambarini/picture-alliance/dpa/AP Images)

Almeno 50 persone sono state uccise in due attentati vicino a Nassiriya, la capitale della provincia di Dhiqar, nel sud dell’Iraq. Secondo alcune fonti di polizia citate dai giornali internazionali, un attentatore si sarebbe ucciso azionando una cintura esplosiva all’interno di un ristorante, mentre un altro avrebbe cominciato a sparare sulla folla che si trovava all’interno del locale. Poco dopo un’auto è esplosa vicino a un checkpoint, non lontano dal luogo del primo attacco. Oltre ai 50 morti, nei due attentati sono state ferite più di 80 persone. L’attentato è stato rivendicato dallo Stato Islamico (o ISIS).

Negli ultimi anni attacchi di questo genere non sono stati molto frequenti nel sud dell’Iraq. Nella prima metà degli anni Duemila, però, gli attentati terroristici contro soldati stranieri non erano episodi rari. Il 12 novembre 2003, per esempio, a Nassiriya l’esercito italiano subì il suo peggior attacco dalla fine della Seconda guerra mondiale: morirono 19 tra militari e civili, e 9 iracheni.