La Procura di Rimini indagherà sulla diffusione di notizie false dopo lo stupro del 26 agosto

L’inchiesta è stata aperta dal magistrato Paolo Giovagnoli per il reato di diffusione di notizie false, ma al momento non ci sono indagati. L’indagine è iniziata in seguito alla denuncia di due cittadini tunisini la cui foto era stata fatta circolare online nei giorni successivi allo stupro. Alcuni quotidiani li avevano indicati fra i sospettati, ma quasi subito il giornale online Riminitoday aveva fatto notare che le foto erano state pubblicate sul proprio sito nel 2016, e che riguardavano degli arresti per spaccio di droga.

https://twitter.com/a_meluzzi/status/902610134005841920