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  • Venerdì 8 settembre 2017

Il forte terremoto al largo del Messico

Di magnitudo 8.2 e poco distante dalla costa pacifica del paese: ha causato alcuni tsunami e almeno 58 persone sono morte

Città del Messico, Messico (ALFREDO ESTRELLA/AFP/Getty Images)
Città del Messico, Messico (ALFREDO ESTRELLA/AFP/Getty Images)

Un forte terremoto di magnitudo 8.2 (8.1 secondo USGS) è stato registrato alle 23:49 di giovedì (le 6:49 del mattino di oggi in Italia) al largo della costa pacifica del Messico, causando la morte di almeno 58 persone secondo le ultime comunicazioni ufficiali. Il governatore di Oaxaca, Alejandro Murat, ha detto che 23 persone sono morte nel suo stato, 17 delle quali solo nella città di Juchitán. Sette persone sono morte nello stato del Chiapas. Il governatore dello stato di Tabasco ha detto che sono morti due bambini a causa di alcuni crolli, un’altra persona è morta in Guatemala.

Centinaia di edifici sono crollati o sono stati fortemente danneggiati dal terremoto, con migliaia di persone che sono rimaste senza casa.

Il presidente del Messico, Enrique Peña Nieto, ha detto che il terremoto: “È di magnitudo più alta di quello che interessò il Messico nel 1985” e che ci sono quindi da aspettarsi molti danni, soprattutto negli stati più vicini alla costa. Ha detto che dopo la scossa principale nella notte ne sono state registrate almeno altre 60 di minore intensità e che, secondo i sismologi, l’attività sismica proseguirà per molte ore. Peña Nieto ha anche confermato che quasi un milione di persone è rimasto senza corrente elettrica, subito dopo il terremoto, in varie parti del Messico, ma che ora la situazione è migliorata grazie all’intervento delle squadre di tecnici. Le scuole sono state chiuse in 11 stati per effettuare verifiche tecniche e di sicurezza sugli edifici.

Il Centro Allerta Tsunami del Pacifico ha rilevato ondate di 0,7 metri nei pressi di Huatulco e di 1 metro circa a Salina Cruz, entrambi nello stato di Oaxaca, che hanno causato alcuni danni. Un’allerta tsunami era stata diramata per diversi paesi: sulle coste del Messico il Centro non aveva escluso l’arrivo di onde alte più di 3 metri, mentre era segnalato il rischio di ondate tra 0,3 e 1 metro lungo le coste di Ecuador, Polinesia Francese, Guatemala, Isole Cook e Kiribati.

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Nella mattina è stata ritirata l’allerta per onde di minore altezza – non superiori agli 0,3 metri – che avrebbero potuto interessare: Colombia, Costa Rica, El Salvador, Hawaii, Honduras, Isola Jarvis, Nicaragua, Isole Hawaii Nordoccidentali, Isola di Palmira, Panama e Perù.

Nello stato di Oaxaca sono stati segnalati numerosi crolli, ma le stime su morti e feriti variano molto.

https://twitter.com/BuzzFeedNewsMex/status/906054264170070016

L’epicentro del terremoto è stato a circa 85 chilometri a sud-ovest della città di Pijijiapan, nello stato del Chiapas, secondo i dati raccolti da USGS. La situazione più difficile è proprio nel Chiapas, uno degli stati più vicini all’epicentro. Molti edifici sono stati danneggiati, compresi alcuni ospedali dove è mancata la corrente elettrica. La protezione civile è al lavoro per aiutare la popolazione, ma gli interventi di soccorso sono stati complicati dalla difficoltà di spostarsi su strade danneggiate e di notte.

https://twitter.com/BuzzFeedNewsMex/status/906028182972784641

La scossa è stata avvertita anche a centinaia di chilometri di distanza, come a Città del Messico per circa un minuto: molte persone sono scese in strada, sono stati segnalati anche alcuni blackout.