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  • Giovedì 7 settembre 2017

L’uragano Irma sta facendo grandi danni

Almeno nove persone sono morte e buona parte dell'isola di Barbuda è stata distrutta, mentre su Porto Rico sono arrivati forti venti e piogge: foto e video

(Jose Jimenez/Getty Images)
(Jose Jimenez/Getty Images)

L’uragano Irma ha causato grandi danni e la morte di almeno nove persone nel suo primo giorno di passaggio sui Caraibi. I danni più consistenti sono sull’isola di Barbuda, la seconda per dimensioni della nazione Antigua e Barbuda, e sul territorio francese di Saint Martin. Irma si sta spostando verso nord-ovest e nelle ultime ora ha iniziato il suo passaggio su Porto Rico, territorio non incorporato degli Stati Uniti. A causa dei forti venti e delle piogge intense le comunicazioni sono difficili e non è quindi chiara l’estensione dei danni: almeno metà isola è rimasta senza corrente elettrica e ci sono notizie di inondazioni consistenti e di tre morti. Irma è un uragano di categoria 5, il livello più alto possibile, ed è tra le perturbazioni più forti degli ultimi anni sull’Atlantico.

Il primo ministro di Barbuda, Gaston Browne, ha spiegato che il 95 per cento degli edifici sull’isola ha subìto danni a causa dell’uragano. Sull’isola vivono circa 1.600 persone e Browne ha detto: “L’isola è letteralmente sott’acqua. Difatti, mi sono fatto l’idea che, per come è messa ora, l’isola sia a malapena abitabile”. Secondo le prime stime, a Barbuda è morto almeno un bambino a causa del passaggio di Irma, ma non ci sono ancora informazioni complete sul numero di feriti e di eventuali altri morti. La situazione è meno grave ad Antigua, dove ci sono state forti piogge, ma danni più contenuti.

Almeno quattro persone sono morte sulle isole di Saint Martin e di Saint Barthélemy (nella mattina le autorità avevano parlato di otto morti), territori francesi molto popolari come meta per le vacanze. Mancano energia elettrica e acqua potabile, mentre i soccorritori stanno avendo difficoltà a raggiungere le aree più danneggiate.

L’aeroporto internazionale di Saint Martin, che serve un’area molto grande dei Caraibi, è stato semidistrutto e non è quindi utilizzabile.

Saint Martin ha una popolazione di circa 75mila persone ed è divisa tra Francia e Paesi Bassi, che controllano la parte dell’isola che chiamano Sint-Maarten; sull’isola c’è anche un resort di una proprietà immobiliare del presidente statunitense Donald Trump, che si presume abbia subito diversi danni. Saint Barthélemy (St Barts) è una meta molto rinomata per il turismo di lusso nei Caraibi.

Un’altra persona è morta ad Anguilla, territorio britannico d’oltremare che ha subito danni consistenti. Ci sono notizie di capanne e case abbattute dai forti venti, tetti divelti e strade allagate.

Secondo le previsioni del Centro nazionale per gli uragani degli Stati Uniti, nelle prossime ore Irma supererà Porto Rico e lambirà la costa nord-orientale di Haiti e della Repubblica Domenicana. In seguito si sposterà verso Cuba e potrebbe raggiungere la costa meridionale della Florida domenica. Al momento non è però chiaro quale potrà essere l’evoluzione dell’uragano: c’è l’eventualità che nei prossimi giorni s’indebolisca e diventi tempesta tropicale prima di raggiungere gli Stati Uniti.

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Il presidente statunitense, Donald Trump, ha detto che per ora la situazione è sotto controllo: “Ma sembra che possa essere qualcosa di brutto. Credetemi, niente di bello”. Per precauzione è stata disposta l’evacuazione di alcune aree delle Florida Keys, l’insieme di isole a sud-est della Florida, meta turistica molto popolare. Sono stati sospesi i voli in alcuni aeroporti della Florida, dove è stato già dichiarato lo stato di emergenza per rendere più rapidi i preparativi. Sono sotto stato di emergenza anche Porto Rico e le Isole Vergini americane.

I meteorologi dicono che l’uragano Irma impiegherà giorni prima di dissipare la sua energia e che sono quindi prevedibili danni estesi sulle porzioni di territorio lungo il suo passaggio. Hanno inoltre segnalato che più a est si sta formando e rafforzando un’altra tempesta, Jose, per ora di categoria 1 che potrebbe diventare un uragano vero e proprio entro la fine della settimana. Non è ancora prevedibile quale sarà il suo percorso, ma non è escluso che possa portare altra pioggia e forti venti sulle isole già danneggiate da Irma.