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  • Lunedì 28 agosto 2017

Andrea Belotti non si ferma

Il centravanti del Torino si migliora stagione dopo stagione, da anni: e il gol che ha segnato ieri suggerisce che abbia alzato di nuovo l'asticella

Andrea Belotti festeggia seduto a terra la vittoria contro il Sassuolo (Valerio Pennicino/Getty Images)
Andrea Belotti festeggia seduto a terra la vittoria contro il Sassuolo (Valerio Pennicino/Getty Images)

In estate sembrava dovesse andare al Milan, poi al Chelsea, poi al Monaco, ma anche se mancano quattro giorni alla chiusura della sessione estiva del calciomercato, si può dire che Andrea Belotti rimarrà al Torino anche per questa stagione. A 23 anni il centravanti della Nazionale italiana si trova quindi ad affrontare una stagione che probabilmente lo porterà definitivamente tra i migliori del calcio europeo nel suo ruolo. Domenica, nella prima partita casalinga di questa Serie A, ha segnato il primo dei tre gol con cui il Torino ha battuto il Sassuolo. È stato un gol speciale: una rovesciata “plastica” con cui ha impresso alla palla una direzione opposta alla provenienza del cross, e ne è venuto fuori un tiro imprendibile per il portiere del Sassuolo.

 

Così Belotti, dopo aver concluso la scorsa stagione con 26 gol in 35 partite, tre in meno dei 29 realizzati da Edin Dzeko, capocannoniere dell’ultima Serie A, quest’anno sembra di nuovo in grado di contendersi la classifica marcatori con l’altro grande centravanti del campionato, l’argentino dell’Inter Mauro Icardi, che in due partite di gol ne ha già segnati 4. I due hanno in comune un altro obiettivo: prendersi definitivamente il posto da attaccante principale nelle rispettive nazionali. Belotti ha già 9 presenze con la Nazionale italiana e forma da qualche tempo la coppia d’attacco titolare assieme a Ciro Immobile, altro attaccante italiano recentemente in grande forma.

Il gol in rovesciata è una novità per Belotti, che nelle passate stagioni si è affermato grazie a una prestanza fisica ben sopra la media e a un livello di agonismo in campo con cui ha sopperito a doti tecniche non davvero eccellenti. L’intensità delle sue prestazioni si può misurare per esempio con l’alto numero di palloni recuperati e falli commessi e subiti, che supera abbondantemente quello degli altri centravanti del campionato. Ma Belotti da almeno quattro anni si migliora stagione dopo stagione, ed è soprattutto questa la cosa che lo rende così speciale: se quest’anno dovesse riuscire a migliorarsi anche nelle tecnica e nella finalizzazione – il gol in rovesciata lo suggerisce – diventerebbe uno dei centravanti più forti in circolazione: per la felicità del Torino, che già si trova per le mani un giocatore il cui valore si aggira intorno ai 100 milioni di euro, e della Nazionale italiana, che in Russia potrebbe avere dopo molto tempo un vero centravanti di livello mondiale.