La storia della foto di Roma, quella del poliziotto e della donna eritrea

È stata scattata ieri da Angelo Carconi: mostra un momento intenso e diverso dalle violenze dello sgombero di piazza Indipendenza

Oggi su molte prime pagine dei giornali italiani c’è l’immagine di un poliziotto in tenuta antisommossa con le mani appoggiate ai lati della faccia di una donna nera. La foto è stata scattata ieri mattina a Piazza Indipendenza, a Roma, dal fotografo dell’Ansa Angelo Carconi: mostra un momento dello sgombero forzato di circa 150 migranti – prevalentemente rifugiati e richiedenti asilo – che si erano accampati vicino alla stazione Termini dopo essere stati precedentemente sgomberati da un palazzo di via Curtatone, sempre a Roma. È un’immagine molto intensa e diversa dalle altre scattate durante lo sgombero, durante il quale la polizia ha usato degli idranti su persone che stavano dormendo e che si erano appena svegliate, prima di caricarle e colpirle.

Sgombero piazza IndipendenzaUn poliziotto in tenuta antisommossa e una donna eritrea di nome Genet in piazza Indipendenza a Roma, durante lo sgombero di ieri (ANSA/ANGELO CARCONI)

Cartoni ha parlato con Nicolas Lozito della Stampa e gli ha raccontato di avere scattato la fotografia verso le 8 di mattina. Poco dopo che la polizia aveva provato il primo sgombero, diverse persone avevano provato a rientrare nella piazza, tra cui Genet, la donna eritrea di circa quarant’anni ritratta nella foto. Carconi ha detto: «Il poliziotto si è avvicinato e sembrava volere rassicurare la donna, che stava piangendo e provando a passare attraverso i blocchi». Il poliziotto, con la visiera del casco sollevata, ha poi preso tra le sue mani le mani della donna e le ha accarezzato la faccia. Dopo quella scena la stessa donna è stata vista urlare contro la polizia, e poi sono ricominciati gli scontri.

Maria Egizia Fiaschetti del Corriere ha intervistato il poliziotto ritratto nella foto, identificandolo solo con le iniziali N.G. Il poliziotto – che è di Sulmona (provincia dell’Aquila), ha 48 anni e da 28 in servizio al reparto Mobile di Roma – ha detto: «Dopo la prima carica le donne sono tornate nei giardini. Piangevano disperate, temevano di finire in strada e di non riuscire a trovare un’altra sistemazione. Mi sono avvicinato a una di loro e l’ho accarezzata per rassicurarla che le avrebbero trovato un posto dove stare. I miei colleghi, anche se nelle immagini non si vede, hanno fatto lo stesso». Non è chiaro che fine abbiano fatto i rifugiati, richiedenti asilo e migranti che ieri si trovavano in piazza Indipendenza: alcuni hanno dormito nel centro di Baobab a Roma, altri – ha scritto la giornalista Eleonora Camilli – sono tornati in strada.