Com’è il Samsung Galaxy Note 8

È il modello successivo a quello che esplodeva: sarà in vendita dal 15 settembre e costerà 999 euro

(Drew Angerer/Getty Images)
(Drew Angerer/Getty Images)

Il Galaxy Note 8 di Samsung è stato presentato ieri a New York: è un phablet, cioè un dispositivo a metà tra uno smartphone e un tablet, sia per le sue dimensioni che per l’uso che se ne può fare. Sarà in vendita dal 15 settembre ma lo si può già pre-ordinare, anche sul sito italiano: costa 999 euro e, per ora e dall’Italia, è disponibile in due colori, oro e nero (loro li chiamano Midnight Black e Maple Gold). Per chi ordina il Samsung Galaxy Note 8 entro il 14 settembre c’è – incluso nel prezzo, a determinate condizioni – anche Samsung DeX, il sistema che permette di collegare il Galaxy Note 8 a un monitor, una tastiera e un mouse. All’inizio il Samsung Galaxy 8 funzionerà con il sistema operativo Android 7.1.1, ma è ovviamente fatto per funzionare con il nuovo sistema operativo Android Oreo.

Così come ogni nuovo dispositivo elettronico, il Samsung Galaxy Note 8 è stato fatto per essere più elegante, veloce e performante, aggiungendo qui è lì memoria, potenza e possibilità di fare più cose e di farle meglio, con una batteria che duri il più a lungo possibile. I primi che l’hanno provato dicono che sembra esserci riuscito, e hanno in particolar modo apprezzato la doppia fotocamera posteriore. Il Galaxy Note 8 deve però vedersela anche con la pessima fama del suo predecessore: quello che fu lanciato sul mercato circa un anno fa e poi ritirato dal mercato dopo l’esplosione di alcune decine di esemplari per via di batterie difettose. Come hanno spiegato più volte quelli di Samsung durante la presentazione, sono stati fatti tantissimi e rigorosissimi test alle batterie e, come ha scritto Brian X. Chen sul New York Times, il Samsung Galaxy Note 8 «ha una nuova caratteristica fondamentale: pare non esploda».

Dimensioni, peso e colori

Il design ricorda molto quello del Galaxy S8+, lo smartphone presentato a marzo che è la versione più grande e costosa del Galaxy S8. Lo schermo del Note 8 è grande 6,3 pollici (si misurano in diagonale, da un angolo all’altro) e occupa gran parte della parte frontale del phablet, arrivando anche sui bordi, che rispetto a quelli del Galaxy S8+ sono più squadrati. Lo schermo è Quad HD+ Super AMOLED (2960 x 1440) , con 521 ppi (l’unità di misura della densità di pixel nei dispositivi elettronici: 521 è un ottimo valore). Le proporzioni dello schermo, cioè il rapporto tra il lato lungo e il lato corto, sono di 18.5 : 9. Il Galaxy Note 8 è leggermente più pesante dell’S8+: 195 grammi contro 173. Non sono al momento disponibili per l’Italia, ma oltre al nero e all’oro il Galaxy Note 8 esisterà anche grigio e blu.

 

S-PEN

Già dal suo primo phablet del 2011, Samsung mise un pennino, da usare (a scelta) al posto delle dita. Qualcuno criticò la decisione e qualcun altro la prese pure in giro, dicendo (già allora) che era una cosa anacronistica. Invece il pennino, che si chiama S-Pen, è rimasto per ogni Galaxy Note fatto da allora, ed è stato molto apprezzato. Samsung dice – e i primi che ne hanno scritto recensioni per i siti di tecnologia confermano – che il pennino è più preciso e più sensibile ai diversi tipi di pressione fatti sullo schermo. Inoltre, così come tutto il Galaxy Note 8 è resistente all’acqua e può scrivere sullo schermo anche quando è bagnato. È anche possibile usare il pennino per scrivere appunti e note (fino a 100 pagine) anche a display spento: è la funzione Screen Off Memo. È poi possibile usare il pennino per evidenziare frasi e averne una traduzione istantanea in 71 lingue diverse.

Le fotocamere

La S-PEN è stata apprezzata ma è soprattutto un miglioramento di qualcosa che già c’era. La principale novità del Galaxy Note 8 è la presenza di due fotocamere posteriori. Le due fotocamere sono da 12 megapixel e hanno la tecnologia OIS per la stabilizzazione dell’immagine. Sono una accanto all’altra e permettono di fare foto in modalità “acquisizione doppia”: scattano cioè foto in contemporanea solo che una usa un teleobiettivo e una un grandangolo, per catturare al meglio ogni dettaglio, vicino e lontano. Poi, in qualche modo, le due fotocamere mettono insieme quello che hanno fotografato. Dj Koh, responsabile di Samsung Mobile, ha detto che è la “più potente fotocamera mai realizzata da Samsung”. Le focali sono di 1.7 e di 2.4. La fotocamera anteriore è da 8 megapixel.

C’è anche Bixby

Così come sui Samsung Galaxy S8 e S8+ c’è Bixby, l’assistente vocale di Samsung. E come in quei due smartphone c’è un apposito pulsante per attivarlo. Bixby è stato sviluppato con uno scopo molto ambizioso: rendere gestibili a voce quasi tutti i controlli del telefono. Con Bixby si può per esempio aprire una fotografia e usare un comando vocale per ruotarla, oppure si possono scattare screenshot senza toccare tasti, o ancora selezionare immagini da condividere con altre persone.

 

Ma cosa cambia rispetto all’S8+?

Visto che forse ve lo state chiedendo da un po’. Se l’è chiesto, tra gli altri, anche Chris Welch di The Verge. Le grandi differenze, quelle di cui forse si accorgerebbe anche quel vostro zio che ha ancora il 3330, sono la presenza delle due fotocamere posteriori e dell’S-PEN. Il Galaxy Note 8 le ha, l’S8+ no. Invece il DeX (quella cosa che trasforma lo smartphone in un PC) funziona anche per l’S8+. Ci sono poi molte altre differenze, e lo si vede confrontando le specifiche tecniche di uno e dell’altro, dovute al fatto che il Galaxy Note 8 è uscito un po’ di mesi dopo l’S8+ e costa di più. Però, come ha scritto Welch, non esistono sul mercato phablet davvero paragonabili – per prestazioni, funzioni e di conseguenza per prezzo – al Galaxy Note 8 e considerando che per via di quel problemino di batterie che prendevano fuoco il Note 7 non è ora nelle tasche di nessuno, il Galaxy Note potrebbe interessare a molti, nonostante l’S8+ costi ormai circa 300 euro in meno.

Welch ha scritto che «ipotizzando che non succedano disastri imprevisti con il Galaxy Note 8 [dopo quelli del 7], sarà il trionfante ritorno, dopo un grandissimo fallimento». Napier Lopez di The Next Web ha scritto, nella sua recensione del Galaxy Note 8, quello che forse si può dire di ogni nuovo smartphone, tablet o phablet uscito negli ultimi cinque anni: «Un po’ più grande, e un po’ migliore». A David Pierce di Wired il nuovo Samsung è invece piaciuto molto.

Specifiche tecniche, dicevamo

La RAM è da 6 GB, il processore è uno Snapdragon 835 e ci sono 64GB di memoria, ma è espandibile grazie a microSD. La batteria è di 3,3 ampereora.

Altre cose che tornano comode

Il Galaxy Note 8:

– Ha il riconoscimento con scansione dell’iride
– Può essere ricaricato senza fili, grazie a un apposito supporto
– Permette di usare la funzione Multischermo: usare cioè due app una accanto all’altra.
– È anche possibile creare una coppia personalizzata di app che si usano spesso insieme, per aprirle entrambe con un unico gesto.