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  • Martedì 15 agosto 2017

Nella frana in Sierra Leone sono morte almeno 270 persone

Ma il numero aumenterà: ci sono almeno 600 dispersi e si temono nuove frane

(REUTERS/Ernest Henry)
(REUTERS/Ernest Henry)

Almeno 270 persone sono morte nella frana del 14 agosto vicino a Freetown, la capitale della Sierra Leone, uno stato di circa 6 milioni di abitanti, che si affaccia sull’oceano Atlantico e confina con la Guinea e la Liberia. Sam Gibson, il sindaco di Freetown, ha detto che 270 è un numero provvisorio, destinato a crescere mentre procedono le operazioni di soccorso, e ha aggiunto che nel pomeriggio di oggi, 15 agosto, è stata organizzata una cerimonia funebre di massa, necessaria soprattutto a far spazio nell’obitorio della città. Foray K Marah, un rappresentate della Croce Rossa, ha detto che sarebbe stato comunque impossibile fare il riconoscimento di molti dei corpi. La frana è arrivata dopo un’alluvione che, ha scritto il Guardian, è considerata la peggiore ad aver colpito un paese africano negli ultimi vent’anni. Il posto più colpito dalla frana è stato Regent, un paese di montagna, circa 25 chilometri a est di Freetown.

Ernest Bai Koroma, il presidente della Sierra Leone, ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale e ha chiesto agli abitanti delle aree colpite di lasciare le loro case. Secondo la Croce Rossa ci sono almeno 600 dispersi (ma potrebbero essere anche alcune centinaia in più), a cui vanno aggiunti altre migliaia di sfollati, che non possono tornare nelle loro case o la cui casa è stata distrutta.

La frana è stata di mattina, quando la maggior parte delle persone erano nelle loro case, e molte di loro ancora dormivano. La Sierra Leone è stata uno dei paesi più colpiti dall’epidemia di Ebola e Alex Carle, direttore dei programmi internazionali della Croce Rossa britannica, ha detto che in questo caso si teme che, per via delle difficili condizioni di vita in cui molte persone si troveranno, molte altre persone possano morire di tifo, colera o diarrea.

Freetown e le aree che la circondano sono tra quelli dell’Africa occidentale in cui piove di più, e agosto è il mese più piovoso dell’anno. Il New York Times ha scritto che in media, ad agosto a Freetown cadono 50 centimetri di pioggia. Le piogge potrebbero quindi continuare anche nei prossimi giorni, causando nuove frane e nuovi sfollati. In particolare, sempre il New York Times ha scritto che nelle periferie di Freetown ci sono molti “insediamenti informali”, costruiti in aree particolarmente pericolose.