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  • Mercoledì 9 agosto 2017

Cosa è successo mercoledì a Parigi

Un'auto ha investito sei militari a Levallois-Perret, ferendoli: la polizia ha fermato un uomo algerino senza precedenti penali

L'auto usata per investire i soldati, dopo essere stata fermata dalla polizia 
(AP Photo)
L'auto usata per investire i soldati, dopo essere stata fermata dalla polizia (AP Photo)

Mercoledì mattina intorno alle 8 un’auto ha investito dei soldati nel quartiere di Parigi Levallois-Perret, nel nord della città, secondo le autorità francesi in un atto deliberato. Sei persone sono state ferite – due in modo grave, portate in un ospedale militare poco fuori Parigi – ma nessuna è in pericolo di vita. L’uomo che ha compiuto l’attacco è scappato, ma ore dopo la polizia ha fermato un sospetto su un’autostrada a nord di Parigi, la A16: per bloccare l’uomo, che ha provato a scappare dopo essere stato intercettato dalla polizia, gli agenti hanno sparato diversi colpi, ferendolo. Nella sparatoria è rimasto ferito anche un poliziotto, colpito di striscio da un suo collega. Il primo ministro francese Edouard Philippe ha confermato l’arresto e ha detto che il veicolo era lo stesso con il quale erano stati investiti i militari qualche ora prima.

Francia-attentatoLa polizia sul posto in cui un’auto ha investito dei soldati in Place de Verdun a Levallois-Perret
(STEPHANE DE SAKUTIN/AFP/Getty Images)

L’uomo fermato, scrive Le Monde, si chiama Hamou B., ha 36 anni ed è cittadino algerino con regolare permesso di soggiorno e senza condanne precedenti. Non era noto ai servizi segreti francesi.

I soldati investiti erano di guardia in Place de Verdun, poco distante dal municipio di Levallois-Perret: la pattuglia faceva parte della missione Opération Sentinelle, una delle misure di sicurezza introdotte con lo stato di emergenza ancora in vigore in Francia dopo gli attentati terroristici degli ultimi due anni. Il sindaco del municipio di Levallois-Perret, Patrick Balkany, e il dipartimento di polizia locale hanno detto che è stata “un’aggressione deliberata”, ma le motivazioni dell’autista sono ancora ignote. L’auto usata era una BMW: sembra che fosse parcheggiata poco distante dai soldati e che abbia accelerato improvvisamente quando questi sono usciti dalla loro guardiola per salire su un furgone. Secondo alcuni testimoni nell’auto c’era solo il guidatore. La procura antiterrorismo ha preso in carico l’indagine.