La nave di una ong è stata sequestrata

Appartiene a una delle organizzazioni che non hanno firmato l'accordo con il governo: era stata fermata ieri notte e adesso è sotto sequestro per ordine dei magistrati di Trapani

(Hans-Christian Wöste/picture-alliance/dpa/AP Images)
(Hans-Christian Wöste/picture-alliance/dpa/AP Images)

I magistrati di Trapani hanno ordinato il sequestro dell’imbarcazione di una ong che questa notte era stata fermata dalla Guardia Costiera e costretta a rientrare al porto di Lampedusa per un controllo. Secondo Repubblica, il primo giornale a riportare la notizia, la procura di Trapani sta indagando sui rapporti tra ong e trafficanti di esseri umani e ha ordinato il sequestro dell’imbarcazione come parte delle sue investigazioni.

La Iuventa, un ex peschereccio trasformato in nave di soccorso, appartiene alla ong tedesca Jugend Rettet che, come Medici Senza Frontiere, non ha firmato il cosiddetto “codice delle ong“, che serve a regolare e limitare l’attività di soccorso delle ong (soltanto tre delle dieci ong che operano a largo della Libia hanno aderito al codice). L’ANSA scrive che: «Per scortare in porto la Iuventa sono intervenute diverse motovedette della Guardia costiera, con un grande spiegamento di forze dell’ordine anche sulla banchina».

Il comandante della Capitaneria di porto di Lampedusa, il tenente di vascello Paolo Monaco, aveva trascorso due ore a bordo della nave a colloquio con il capitano. Al termine dell’incontro aveva spiegato che si era trattato di un normale controllo e che se tutti i documenti della nave e dell’equipaggio fossero risultati in regola, alla nave sarebbe stato permesso di ripartire già oggi – cosa che però poi non è accaduta. Nei giorni scorsi il ministero dell’Interno aveva diffuso un comunicato in cui parlava genericamente di “conseguenze” per le ong che non avevano firmato. Fonti anonime consultate dai principali quotidiani avevano precisato che le “conseguenze” sarebbero state probabilmente controlli aggiuntivi da parte della polizia. Soltanto nel primo pomeriggio è divenuto chiaro che anche i magistrati erano interessanti all’imbarcazione, tanto da ordinarne il sequestro.