Los Angeles ha trovato un accordo con il Comitato Olimpico Internazionale per ospitare le Olimpiadi del 2028

Una bandiera per Parigi 2024 (GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)
Una bandiera per Parigi 2024 (GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)

Los Angeles ha dichiarato di aver trovato un accordo con il Comitato Olimpico Internazionale (IOC) per la propria candidatura alle Olimpiadi del 2028. Parigi resta dunque l’unica città candidata per il 2024. La decisione definitiva sulla doppia assegnazione, che a questo punto sarà solamente formale, sarà assunta il prossimo 13 settembre nel corso di una conferenza dell’IOC a Lima, in Perù. Il presidente del Comitato Thomas Bach ha fatto sapere di aver accolto con favore la decisione di Los Angeles, il sindaco di Los Angeles Eric Garcetti ha detto che per la sua città e per gli Stati Uniti «questo è un giorno storico» e su Twitter la sindaca di Parigi Anne Hidalgo ha detto di essere felice di questo nuovo importante passo «verso un accordo che avrà tre vincitori: Parigi, Los Angeles e il Comitato Olimpico Internazionale:

Los Angeles ha ospitato le Olimpiadi nel 1984 e nel 1932. Lo scorso 11 luglio il Comitato Olimpico Internazionale aveva approvato a Losanna, in Svizzera, un accordo con le città di Parigi e di Los Angeles per l’assegnazione delle Olimpiadi estive del 2024 e del 2028, ma non era ancora chiaro quale edizione sarebbe stata assegnata a ciascuna città. Stando al calendario iniziale fissato dal Comitato Olimpico Internazionale (IOC), le candidature per le Olimpiadi del 2028 dovevano essere presentate a partire dal 2019, con un processo di selezione che sarebbe terminato nel 2021. Preoccupati dallo scarso interesse manifestato negli ultimi anni per ospitare i giochi olimpici, che offrono certo grande visibilità ma comportano anche sforzi economici e organizzativi non indifferenti, l’IOC aveva proposto alle due città finaliste per il 2024, Parigi e Los Angeles, di comprendere anche le Olimpiadi del 2028 e di spartirsele. Inizialmente Los Angeles aveva rifiutato la proposta, ripensandoci poi grazie ad alcune concessioni organizzative offerte dall’IOC.