Forse un robot sottomarino ha trovato il combustibile nucleare fuso della centrale di Fukushima

(International Research Institute for Nuclear Decommissioning)
(International Research Institute for Nuclear Decommissioning)

La Tokyo Electric Power Co. (Tepco), la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, ha diffuso alcune fotografie scattate da un robot sottomarino che ha cominciato a usare per lavorare all’interno delle vasche di contenimento dei tre reattori della centrale colpita dallo tsunami del 2011: la Tepco ritiene che queste immagini mostrino il combustibile nucleare fuso che deve essere “neutralizzato” e rimosso per completare la messa in sicurezza dell’impianto, un processo che dovrebbe durare decenni. Sarebbero le prime fotografie del combustibile nucleare fuso e il fatto di averne individuato la posizione, come sembra sia successo, è un passo avanti importante. Il robot sottomarino ha cominciato a lavorare il 19 luglio.

Il combustibile nucleare nei reattori di Fukushima è molto instabile e potrebbe portare a esplosioni durante i lavori per neutralizzarlo – cioè per immergerlo nel cemento e altri materiali inerti – senza contare che potrebbe comunque farsi strada nel pavimento fino a contaminare il suolo. Solo le ricognizioni dei contenitori dei reattori con i robot potranno chiarire se gli involucri sono rimasti intatti, ma potrebbero essere necessari anni per farlo. Più di 20mila persone dovettero abbandonare la zona di Fukushima per la contaminazione dovuta all’incidente nella centrale.