Venerdì un giornalista della Stampa è stato perquisito per aver scritto un’inchiesta su Unipol

La sede della Stampa di Torino (ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)
La sede della Stampa di Torino (ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

Venerdì mattina la Guardia di finanza ha perquisito la casa e l’ufficio di Gianluca Paolucci, un giornalista della Stampa che aveva pubblicato due articoli sulle presunte pressioni compiute da Unipol – uno dei più grandi gruppo assicurativi italiani – per modificare a proprio favore una legge sulle assicurazioni delle auto discussa fra 2013 e 2014. Dieci giorni fa Paolucci aveva pubblicato un’inchiesta in cui scriveva che dirigenti di Unipol avevano contattato alcuni politici per approvare degli emendamenti a proprio favore. Uno dei più citati è Yoram Gutgeld, deputato del PD molto vicino al segretario Matteo Renzi. Una riforma delle assicurazioni auto è stata poi approvata dal governo Renzi a fine 2015, ma non è chiaro se contenga misure effettivamente richieste da Unipol. Dopo la pubblicazione dell’articolo, Paolucci è stato indagato per rivelazione del segreto istruttorio.

La Stampa scrive che la Guardia di finanza ha sequestrato diversi oggetti a Paolocci, fra cui «i suoi telefoni, il computer che usa al giornale, un iPad, numerose chiavette Usb e schede di memoria».

«Sono stati sequestrati anche un vecchio iPad non più funzionante e due telefoni della sua compagna, non più in uso. Hanno prelevato materiale privato del collega e due dvd con il backup dei dati relativi al suo precedente lavoro, che ha lasciato oltre dieci anni fa, materiale poi in parte restituito. Hanno setacciato con scrupolo la camera dei suoi figli, le scatole con i loro giocattoli, i libri, la cantina, il baule della Vespa in garage».

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