Pamela Anderson è Pamela Anderson per chiunque

Anche senza saper fare molto è riuscita a fissare il suo personaggio nell'immaginario di tutte le generazioni, ancora oggi che compie 50 anni

Pamela Anderson ariva all'anteprima di Baywatch al Lummus Park di Miami Beach, il 13 marzo 2017
(Omar Vega/Invision/AP)
Pamela Anderson ariva all'anteprima di Baywatch al Lummus Park di Miami Beach, il 13 marzo 2017 (Omar Vega/Invision/AP)

Nella classifica delle celebrities i cui meriti artistici non giustificano – e con largo difetto – le attenzioni ricevute dai media, Pamela Anderson sta sicuramente molto in alto. Ma per via di una sua innegabile simpatia e di un’inclinazione a impegnarsi in battaglie politiche piuttosto trasversali, nessuno ha mai protestato troppo. Anche oggi che Baywatch non c’è più da oltre quindici anni, e di lei si parla soltanto per la sua relazione con Julian Assange. È una di quelle persone famose che non hanno mai smesso di esserlo, nonostante numerosi insuccessi professionali, e la cui popolarità è strabordata da una generazione all’altra senza disperdersi troppo. Pamela Anderson è Pamela Anderson per chi ha quindici anni e per chi ne ha quaranta. E anche per chi ne ha cinquanta: come lei, da oggi, visto che è nata il primo luglio 1967.

Il suo primo momento di fama lo ebbe alla nascita, perché il primo luglio 1967 furono celebrati i primi cento anni di esistenza del Canada e Anderson fu individuata da alcuni giornali come prima persona nata dopo il primo secolo di vita della nazione. Non era vero. La sua carriera nel mondo dello spettacolo invece iniziò nel 1989, quando comparve sulla copertina del numero di ottobre di Playboy: all’epoca Anderson aveva 22 anni, e non si era ancora rifatta il seno. Nel corso degli anni è tornata sulla copertina di Playboy altre tredici volte – tra cui su quello che sarebbe dovuto essere l’ultimo numero della rivista con fotografie di nudo, nel 2016 – ed è la modella che ci è finita più volte.

La cosa che rese Pamela Anderson la Pamela Anderson che sanno tutti è però Baywatch, la serie sui bagnini di Los Angeles nella quale recitò dal 1992 al 1997, nel ruolo di C.J. Parker, che le valse i maggiori apprezzamenti artistici della carriera e la fissò come sex simbol praticamente incontrastato di un’intera generazione. Dopo ha partecipato a vari programmi televisivi e ha recitato in una ventina di film, soprattutto commedie e spesso nel ruolo di se stessa, tra cui Scooby-Doo del 2002, Scary Movie 3 del 2003 e Borat del 2006.

È indubbio che tra le ragioni del successo di Pamela Anderson ci sia il suo seno, che si fece aumentare per due volte chirurgicamente, all’inizio degli anni Novanta. E poi ci fu il suo primo matrimonio con Tommy Lee, il batterista della band heavy metal Mötley Crüe: i due si sposarono nel 1995, solo quattro giorni dopo essersi conosciuti. Un loro video privato fu rubato e diffuso su internet e lui le passò l’epatite C, tutte cose di cui si parlò moltissimo. Anderson è nota anche per il suo attivismo: è vegana ed è un membro di PETA, la più grande organizzazione al mondo per la tutela dei diritti degli animali, alle cui campagne ha partecipato più volte. Negli anni ha preso posizione anche in favore della legalizzazione della cannabis, tema sul quale nel 2009 ha anche scritto una lettera all’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Per il resto, ora come ora è famosa per essere stata Pamela Anderson di Baywatch e poco più: e infatti dopo sei anni che non faceva film l’hanno chiamata per il reboot della serie con The Rock e Zach Efron, nel quale ha fatto un cameo.