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  • Domenica 18 giugno 2017

I ballottaggi in Francia

I primi exit poll sul ballottaggio delle elezioni legislative francesi dicono che La République En Marche! e i suoi alleati hanno ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi

Il presidente francese Emmanuel Macron (BERTRAND GUAY/AFP/Getty Images)
Il presidente francese Emmanuel Macron (BERTRAND GUAY/AFP/Getty Images)

Aggiornamento 20.30 – I primi exit poll del ballottaggio delle elezioni legislative francesi, che si è tenuto oggi, danno in netto vantaggio La République En Marche! (LRM), il movimento del presidente francese Emmanuel Macron. Altri aggiornamenti qui.

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In Francia si sta votando per il secondo turno delle elezioni legislative, per eleggere i 577 deputati dell’Assemblea nazionale, la camera bassa del Parlamento. Sono chiamati a votare 47 milioni di cittadini francesi: la maggior parte dei seggi è aperta dalle 8 alle 18, e in alcune grandi città fino alle 20. Per ora l’affluenza ai seggi è molto bassa: dalle 8 alle 17 ha votato solo il 35,33 per cento degli aventi diritto; alle elezioni del 2012, nella stessa fascia oraria aveva votato il 46 per cento, domenica scorsa al primo turno il 40,75 per cento.

Al primo turno, domenica scorsa, ha vinto La République En Marche! (LRM), il movimento del presidente francese Emmanuel Macron, che non era mai stato in Parlamento prima: ha preso il 32,3 per cento dei voti. Il secondo partito che ha preso più voti sono stati i Repubblicani con il 21,6 per cento, seguiti dal Front National con il 13,2 per cento e da La France Insoumise, il movimento del candidato alle presidenziali di sinistra Jean-Luc Mélenchon, che è arrivato al 11,02 per cento. Il Partito Socialista, che finora aveva la maggioranza all’Assemblea nazionale e che storicamente è la maggiore forza politica di sinistra in Francia, ha preso solo il 9,5 per cento dei voti. I risultati del voto di oggi verranno diffusi a partire dalle 20.

Il secondo turno si svolgerà in tutte le circoscrizioni che non hanno eletto un candidato al primo turno, cioè quelle in cui domenica scorsa nessuno ha ottenuto il 50 per cento più uno dei voti espressi da almeno il 25 per cento degli elettori iscritti alle liste. Solo quattro deputati sono già stati eletti, in parte per via dell’astensione, che ha raggiunto un nuovo record: il 51,29 per cento degli aventi diritto non ha votato. Al primo turno i candidati erano 7.882, ma al ballottaggio si sono ridotti a 1.146. Ai quattro deputati già eletti se ne può aggiungere una quinta, Anne Blanc di LRM, arrivata prima nella seconda circoscrizione nel dipartimento Aveyron, nel sud della Francia, visto che il candidato dei Repubblicani, che era arrivato secondo al primo turno, si è ritirato.

In parte per l’astensione, in parte perché La République En Marche! è un partito nuovo, ci si aspettava che oggi si sarebbero verificati molti casi di “triangolari”, cioè ballottaggi con tre candidati, o addirittura di “quadrangolari”, dato che passano al secondo turno tutti quei candidati che al primo turno hanno ottenuto almeno il 12,5 per cento dei voti degli iscritti nelle liste elettorali (non dei votanti). Alla fine però di triangolari ce ne sarà solo uno: quello nella prima circoscrizione del dipartimento Aube, nel nord-est della Francia, dove c’è un candidato di LRM, uno dei Repubblicani e uno del Front National.

Secondo le previsioni fatte per ciascun collegio La République En Marche! e il suo partito alleato, il centrista Mouvement démocrate (MoDem), dovrebbero aggiudicarsi tra i 400 e i 455 seggi dei 577 dell’Assemblea nazionale, molti di più della maggioranza assoluta, che è 289 seggi. In passato è già capitato che nel Parlamento francese ci fossero maggioranze così ampie: nel 1958 la destra ottenne l’82 per cento dei seggi dell’Assemblea nazionale, nel 1993 l’84 per cento.