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  • Sabato 17 giugno 2017

Il processo a Bill Cosby è stato annullato

Il giudice che lo presiedeva ha dichiarato il “mistrial”, perché i giurati hanno detto di non riuscire a raggiungere l'unanimità

(Kevin Hagen/Getty Images)
(Kevin Hagen/Getty Images)

Sabato 18 giugno il giudice che presiedeva il processo per violenze sessuali aggravate a carico dell’attore americano Bill Cosby ha dichiarato il “mistrial”, cioè ha annullato il processo, perché la giuria che doveva decidere sull’eventuale colpevolezza di Cosby non è riuscita a raggiungere un verdetto. I giurati, 7 uomini e 5 donne, da lunedì provavano a raggiungere l’unanimità, condizione necessaria perché il loro verdetto fosse valido, con sedute durate anche 12 ore: sabato mattina hanno comunicato al giudice Steve T. O’Neill che ritengono impossibile mettersi d’accordo. Ora i procuratori che rappresentano l’accusa dovranno decidere se ripetere il processo a Cosby. Il “mistrial” era l’esito auspicato dai legali di Cosby, scrive il New York Times.

Il processo a Bill Cosby, che ora ha 79 anni, era iniziato il 12 giugno a Norristown, in Pennsylvania. Contro l’attore, celebre per il suo ruolo nella serie tv I Robinson, erano stati presentati tre capi di accusa per molestie sessuali aggravate. Nel 2005 una donna lo aveva denunciato per essere stata drogata e violentata nella casa di Cosby a Philadelphia, l’anno precedente. Andrea Constand, una dipendente della Temple University che aveva conosciuto Cosby sul lavoro, aveva raccontato che prima dell’aggressione sessuale che aveva portato poi alla denuncia aveva già dovuto respingere alcune proposte sessuali di Cosby, del quale era amica, ma che la sera dell’aggressione Cosby le aveva fatto ingerire delle pillole che l’avevano resa incapace di reagire. Nella sua dichiarazione Constand, che aveva detto a Cosby di essere stressata e di avere problemi di insonnia, aveva anche dichiarato di aver creduto che le pillole fossero a base di erbe. Poco dopo averle prese, aveva spiegato di aver provato vertigini e nausea e di sentirsi «come una gelatina». Aveva anche detto di essere consapevole che Cosby la stava accarezzando e penetrando con le dita, e di essersi sentita «congelata e paralizzata». Quando si era risvegliata Cosby le aveva rimesso a posto il reggiseno e le aveva offerto un muffin.

La prima denuncia per gli stessi fatti contestati attualmente all’attore era stata fatta nel 2005, senza che le accuse venissero poi formalizzate perché il procuratore distrettuale non aveva ritenuto le prove sufficienti: in quell’occasione Cosby, sotto giuramento, aveva detto di aver avuto dei rapporti con la presunta vittima, ma che erano stati consensuali. Nel dicembre del 2015 il primo assistente del procuratore distrettuale della contea di Montgomery, Kevin Steele, aveva riaperto il caso dopo che erano emerse nuove informazioni sulla presunta aggressione. Negli ultimi anni molte altre donne, più di 50, hanno accusato Cosby di stupro e violenze sessuali avvenute tra gli anni Ottanta e Novanta, ma soltanto le accuse di Costand sono state formalizzate e sono arrivate a processo. Se Cosby fosse stato giudicato colpevole avrebbe rischiato fino 10 anni di carcere e una multa da 25 mila dollari.

Negli Stati Uniti, i processi nei quali l’accusato rischia più di sei mesi di carcere devono essere svolti con la presenza di una giuria. Nei processi penali la giuria deve esprimersi all’unanimità. Quando un processo viene annullato in questo modo l’accusa può scegliere di iniziarne un nuovo: spesso però è una scelta potenzialmente rischiosa per l’accusa, visto che non ci sono nuove prove e quelle prodotte fino a quel momento già una volta non sono riuscite a convincere la giuria. Nel caso di Cosby, però, ci sono le accuse di violenze sessuali di altre decine di donne che potrebbero portare a nuove accuse formali.