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  • Sabato 10 giugno 2017

Si sono dimessi i due capi dello staff di Theresa May

Diversi politici dei Conservatori le chiedevano da ieri, dato che sono considerati i più influenti collaboratori del primo ministro

(AP Photo/Frank Augstein)
(AP Photo/Frank Augstein)

Nick Timothy e Fiona Hill, i capi dello staff di Theresa May, si sono dimessi dal loro incarico. Le dimissioni di Timothy e Hill sono una conseguenza del deludente risultato ottenuto alle elezioni dell’8 giugno dal Partito Conservatore di Theresa May, che le aveva indette in anticipo sperando di ottenere una maggioranza ancora più rilevante di quella che già aveva. Il Partito Conservatore ha ottenuto più voti in assoluto, ma ha perso la maggioranza in Parlamento e non potrà quindi governare da solo come aveva fatto negli ultimi anni.

Nello spiegare le sue dimissioni, Timothy – considerato uno dei principali ideatori del controverso programma elettorale dei Conservatori – ha scritto: «È chiaro che il risultato elettorale sia stato una grande delusione. Mi prendo la responsabilità per la parte che ho avuto in questa campagna elettorale». Hill ha invece detto: «Non dubito per niente che Theresa May continuerà a impegnarsi nel suo lavoro di prima ministra, e a farlo in modo brillante». I giornali britannici avevano scritto nei giorni precedenti che le dimissioni di Timothy e Hill avrebbero potuto servire per consentire a May di non dimettersi nonostante il deludente risultato elettorale.

Nelle elezioni dell’8 giugno i Laburisti di Jeremy Corbyn hanno ottenendo un numero più alto di seggi rispetto alle elezioni precedenti, ma non hanno ottenuto i numeri per governare, nemmeno se si fossero messi d’accordo con il Partito Nazionale Scozzese e con i Liberal Democratici (che hanno comunque detto di non voler formare una coalizione). I Conservatori hanno invece ottenuto 318 seggi, 13 in meno rispetto al 2015 e 8 in meno per poter governare da soli. Per provare a mantenere una maggioranza di governo May avrà bisogno del il DUP, un partito unionista irlandese, populista e di destra, che ha ottenuto 10 seggi.