Uber può continuare a esistere in Italia

Lo ha deciso il tribunale di Roma, revocando l'ordinanza con cui aveva sospeso i servizi in tutto il paese

(AP Photo/Seth Wenig)
(AP Photo/Seth Wenig)

Il tribunale di Roma ha revocato l’ordinanza con la quale lo scorso 7 aprile aveva chiesto la sospensione su tutto il territorio nazionale dei servizi di Uber, il servizio di trasporto privato a metà tra il taxi e il noleggio di auto con autista. La sentenza riguarda Uber Black, il servizio di autonoleggio attivo a Roma e a Milano: l’ordinanza dello scorso 7 aprile, che prevedeva l’interruzione di Uber Black entro dieci giorni, era stata poi sospesa una settimana dopo, in attesa della pronuncia definitiva del tribunale di Roma e il servizio di Uber Black non era di fatto mai stato sospeso. Uber Pop – il servizio in cui gli autisti non sono professionisti e che è molto diffuso all’estero, continua invece ad essere bloccato in Italia: ma la sua sospensione è cominciata due anni fa non ha a che fare con il procedimento giudiziario che ha coinvolto Uber Black.

Uber ha diffuso un comunicato in cui dice: «Siamo davvero felici di poter annunciare a tutte le persone e agli oltre mille autisti partner di Uber che potranno continuare ad utilizzare la nostra applicazione in Italia. Ora più che mai è forte l’esigenza di aggiornare la normativa datata ancora in vigore, così da consentire alle nuove tecnologie di migliorare la vita dei cittadini e la mobilità delle città». Ansa scrive che il tribunale di Roma ha deciso di attuare la decisione del Parlamento di sospendere per tutto il 2017 alcune norme della legge sui taxi e sul noleggio con autista, con un emendamento firmato dalla senatrice del PD Linda Lanzillotta e inserito nel cosiddetto “decreto milleproroghe”, sul quale avevano protestato duramente i tassisti.