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  • Venerdì 26 maggio 2017

L’Egitto ha bombardato dei “campi di addestramento per terroristi” in Libia

Per ritorsione dopo l'attentato di ieri al pullman di cristiani copti: non è chiaro però quale gruppo terrorista sia stato colpito

Un palazzo governativo nella città di Derna, in Libia (GIANLUIGI GUERCIA/AFP/Getty Images)
Un palazzo governativo nella città di Derna, in Libia (GIANLUIGI GUERCIA/AFP/Getty Images)

Ieri sera, in un discorso televisivo, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha annunciato che l’aviazione egiziana ha bombardato alcuni “campi di addestramento per terroristi” come ritorsione per l’attentato compiuto ieri a sud del Cairo contro un pullman di cristiani copti. Al Sisi non ha chiarito né dove sia avvenuto il bombardamento né quale gruppo sia stato colpito. Nessun gruppo terrorista finora ha detto di essere stato attaccato dall’aviazione egiziana. Alcuni funzionari egiziani hanno detto ad Associated Press che i bombardamenti egiziani hanno interessato la zona di Shura, dove sono attive milizie islamiste vicine ad al Qaida. Secondo la tv di stato egiziana, i bombardamenti stanno proseguendo anche oggi, sebbene non sia chiaro dove. Nell’attacco di ieri al pullman di copti, che era diretto a un santuario dedicato a San Samuele il Confessoresono morte 28 persone.

Non è la prima volta che l’Egitto attacca una città della Libia per ritorsione contro un attacco terroristico: era già successo nel 2015, quando bombardarono diverse zone – fra cui la stessa Derna – dopo che lo Stato Islamico aveva diffuso un video in cui mostrava la decapitazione di 21 cristiani copti.

La chiesa copta è una delle più antiche comunità cristiane del mondo: sono copti la maggior parte dei cristiani egiziani, che compongono circa il 10 per cento della popolazione totale. A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, le relazioni tra i copti e i musulmani si sono fatte più tese, anche se durante il regime dell’ex presidente Hosni Mubarak la Costituzione garantiva la libertà religiosa ai copti. Di recente si è tornati a parlare della comunità di copti per gli attentati terroristici del 9 aprile – durante i quali sono morte più di 40 persone – e per la visita in Egitto di Papa Francesco, alcune settimane dopo.