John McCain ha paragonato gli scandali di Trump al Watergate

«Continuano ad arrivare informazioni, ogni due giorni c'è una cosa nuova», ha aggiunto il rispettato senatore Repubblicano

(Paul Morigi/Getty Images for WS Productions)
(Paul Morigi/Getty Images for WS Productions)

John McCain, rispettato senatore Repubblicano ed ex candidato alla presidenza degli Stati Uniti nel 2008, ha commentato in maniera molto dura la notizia secondo cui tre mesi fa il presidente americano Donald Trump ha chiesto all’allora direttore dell’FBI James Comey di abbandonare un’indagine su un suo ex consigliere, Michael Flynn. McCain ha paragonato questa e altre storie che stanno coinvolgendo Trump – incentrate soprattutto sui presunti rapporti suoi e di alcuni collaboratori col governo russo – al caso Watergate, cioè quello che nel 1974 portò alle dimissioni dell’allora presidente americano Richard Nixon. Parlando al giornalista di CBS News durante la cerimonia di un premio alla carriera che aveva appena ricevuto, McCain ha spiegato:

Sembra che siamo arrivati alle dimensioni e alla portata del Watergate. Continuano ad arrivare informazioni, ogni due giorni c’è una cosa nuova.

Negli Stati Uniti i paragoni col Watergate vengono maneggiati con molta cura. Stiamo parlando del più grosso scandalo che ha coinvolto un presidente americano in carica, paragonabile solamente al caso-Lewinsky durante l’amministrazione di Bill Clinton: e il fatto che lo tiri in ballo un senatore Repubblicano come McCain – per quanto anziano, appena rieletto e da tempo ostile a Trump – è significativo.

Più avanti, nel corso della stessa intervista, McCain ha detto che direbbe a Trump «la stessa cosa che venne detta a Nixon, che però non ascoltò: faccia uscire tutto. Questa storia non sarà finita finché ogni suo aspetto sia esaminato nei dettagli, e finché il popolo americano non prenda una decisione. Più rimandi questa cosa, più a lungo durerà».