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  • Martedì 16 maggio 2017

Le prime foto di Merkel e Macron insieme

La prima visita ufficiale del nuovo presidente francese è stata a Berlino

(JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images)
(JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images)

Lunedì 15 maggio, dopo aver nominato il suo primo ministro, il nuovo presidente della Francia Emmanuel Macron è stato in visita ufficiale a Berlino dove ha incontrato la cancelliera tedesca Angela Merkel. Dopo il colloquio, Merkel ha detto di voler creare «una nuova dinamicità» nella collaborazione franco-tedesca e Macron ha parlato della necessità di «un maggior pragmatismo e volontarismo» nelle relazioni tra i due paesi. Entrambi hanno deciso di lavorare immediatamente su progetti comuni a breve termine per rafforzare l’Europa, l’unione monetaria e contenere il populismo, e hanno stabilito che il prossimo luglio ci sarà un consiglio dei ministri di Francia e Germania insieme.

Durante la conferenza stampa Macron ha sottolineato la necessità di rispondere alla «rabbia» espressa nelle elezioni presidenziali francesi con il voto per Marine Le Pen, e Merkel ha parlato di «voler rafforzare l’Unione Europea». «Tutti e due siamo convinti che abbiamo bisogno di risultati a breve termine, ma anche di trasformazioni reali, di una vera e propria rifondazione dell’Europa», ha aggiunto il presidente francese.

I due leader hanno poi affrontato il discorso dei trattati europei: «Dal punto di vista tedesco, è possibile modificare i trattati, se questo ha un senso», ha detto Merkel; Macron ha spiegato che non ci sarebbe alcun «tabù» da parte della Francia verso questa idea: «Il tema della modifica dei trattati è stato a lungo un tabù francese, ma non lo è per me». Nel 2005 in Francia si svolse un referendum sulla Costituzione Europea in cui si chiedeva se la Francia avrebbe dovuto ratificare la Costituzione redatta dalla Convenzione Europea nel 2003. Il “No” vinse con il 55 per cento dei voti.

Macron ha infine cercato di rassicurare Merkel sulla questione degli eurobond – titoli di stato europei, a cui la Germania è contraria – e quindi sulla sua contrarietà a mettere in comune i debiti pregressi dei paesi della zona euro: «Non sono favorevole a una mutualizzazione dei debiti passati, perché questo conduce verso una politica dell’irresponsabilità», ha detto, aggiungendo però di volere una nuova azione comune sugli investimenti.