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  • Giovedì 11 maggio 2017

Forse non potremo più portare il laptop in cabina, volando verso gli Stati Uniti

Il governo degli Stati Uniti sta valutando se estendere il discusso divieto già attivato in alcuni paesi a maggioranza musulmana, per motivi di sicurezza

(AP Photo/ Abdeljalil Bounhar)
(AP Photo/ Abdeljalil Bounhar)

Il Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti sta valutando di estendere a molti paesi dell’Europa il divieto di portare computer portatili e altri dispositivi elettronici nella cabina passeggeri – cioè nel bagaglio a mano – degli aerei diretti verso gli aeroporti statunitensi. La notizia è stata confermata da un portavoce del Dipartimento, ma per ora non è chiaro se e quando la nuova regola sarà imposta ai paesi europei.

Lo scorso marzo il governo statunitense ha attivato un discusso divieto verso dieci grandi aeroporti internazionali in otto paesi a maggioranza musulmana, imponendo che laptop e tablet siano trasportati nella stiva degli aerei diretti verso gli Stati Uniti. La regola è stata introdotta in seguito alle segnalazioni di alcune agenzie di intelligence, secondo cui lo Stato Islamico (o ISIS) e altri gruppi terroristici starebbero sviluppando esplosivi da nascondere all’interno dei dispositivi elettronici e difficili da identificare con i classici controlli di sicurezza. Un divieto simile è stato attivato anche dal Regno Unito.

Al New York Times, il portavoce del Dipartimento della Sicurezza Interna, David Lapan, ha detto che attualmente si sta decidendo se estendere o meno il divieto, dicendo che “probabilmente” sarà attivato per l’Europa. I rappresentanti delle principali compagnie aeree che gestiscono voli dai paesi europei verso gli Stati Uniti si sono incontrati nelle ultime settimane con le autorità statunitensi, per organizzare i nuovi controlli e le verifiche necessarie per accertarsi che il divieto sia rispettato dopo la sua eventuale attivazione. Il problema sarebbero soprattutto i passeggeri provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa che fanno scalo in Europa prima di raggiungere gli Stati Uniti.

Sempre al New York Times, un altro funzionario ha detto che il nuovo divieto è stato preso in considerazione perché il governo di Donald Trump non ritiene efficienti le politiche sull’immigrazione mantenute dai principali paesi europei. L’attuale divieto che interessa i paesi a maggioranza musulmana potrebbe essere inoltre aggirato, per esempio organizzando un viaggio che preveda prima una tappa di qualche giorno in un paese europeo, dal quale ripartire verso gli Stati Uniti. Ci sono inoltre preoccupazioni legate ai cittadini europei con doppia cittadinanza e provenienti da paesi musulmani, nei quali è difficile effettuare controlli accurati prima della concessione di un visto.

L’intelligence statunitense ha eseguito negli ultimi tempi test e simulazioni di vario tipo per provare a identificare esplosivi nascosti in portatili, tablet e altri dispositivi elettronici, mettendo anche alla prova gli strumenti per ispezionare i bagagli e i responsabili della sicurezza in aeroporto. In alcuni casi, portatili nei quali erano state nascoste finte cariche esplosive sono passati senza problemi ai controlli. Anche per questo motivo il governo aveva deciso a marzo di attivare un primo divieto che ha interessato questi aeroporti internazionali:

  • Mohammed V International, Casablanca, Marocco
  • Ataturk Airport, Istanbul, Turchia
  • Cairo International Airport, Egitto
  • Queen Alia International, Amman, Giordania
  • King Abdulaziz International, Jeddah, Arabia Saudita
  • King Khalid International, Riyadh, Arabia Saudita
  • Kuwait International Airport, Kuwait
  • Hamad International, Doha, Qatar
  • Abu Dhabi International, Emirati Arabi
  • Dubai International, Emirati Arabi.